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Chi siamo Come lavoriamo Principali agevolazioni Beneficiari del piano di transizione 5.0
Il biogas è una delle fonti alternative di produzione di gas naturale ed elettricità rinnovabile oggi particolarmente all'attenzione del mondo tecnologico ed industriale/ecologico. Esso si sostanzia, lo dico in modo poco tecnico e ripetendo cose già dette ed a voi note, come quel procedimento che ottiene gas mediante la fermentazione ad opera di batteri in un digestore, in assenza di ossigeno ed a temperatura controllata, di sostanze di origine organica animali o vegetali.
- L'importanza del biometano per i soggetti obbligati - Biometano per i trasporti (DM 340/2022) - Attuazione del D.Lgs. 199/2021 e Legge n.6/2023 - Repower EU e RED III - Biometano nel Repower EU e nel Net Zero Act - Quadro normativo non neutrale e contraddittorio - Regolamento CO2 per auto - Biofuels/e-fuels - Considerazioni finali
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Il ruolo strategico del Biometano Producibilità da rifiuti La divaricazione REPowerEU: Indipendenza dal gas russo REPowerEU: aree di azione REPowerEU: infrastrutture nuove ed esistenti
Decreto FER1: tutto quello che c'è da sapere. Incentiva la produzione di energia da fonti rinnovabili. Favorisce la transizione energetica. Scopri su che cosa si concentra il lavoro del CIB e perché è importante investire nell'agricoltura. Quali sono le prospettive di sviluppo del biometano agricolo. Si parla del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il programma di investimenti del Governo italiano, e di come si può arrivare ad un decreto onnicomprensivo per tutti gli utilizzi del biogas.
Gli aggiornamenti normativi di riferimento in materia di biogas e biometano sono la Commissione Tecnica CT 284 << Biogas e Syngas >>, i Gruppi di lavoro CT 101/GL2 << Biometano >> e CT 113/GL03 gli impianti di riduzione e Commissione Tecnica CT 328/GL 08 << Specifiche del gas naturale >>. Il Green Deal europeo o Patto Verde europeo: quale ruolo svolge? La normativa sui criteri di sostenibilità per il biometano. Quali sono?
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Decreto FER1: tutto quello che c'è da sapere. Incentiva la produzione di energia da fonti rinnovabili. Favorisce la transizione energetica. Scopri su che cosa si concentra il lavoro del CIB e perché è importante investire nell'agricoltura. Quali sono le prospettive di sviluppo del biometano agricolo. Si parla del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il programma di investimenti del Governo italiano, e di come si può arrivare ad un decreto onnicomprensivo per tutti gli utilizzi del biogas.
ll Biogas è attualmente è uno dei settori trainanti per la "transizione verde": grazie alle tecnologie disponibili e agli investimenti sulle infrastrutture, oggi è possibile trasformare in energia pulita, ogni tipo di "rifiuto". Tramite diversificati processi e package di misura, che devono rispondere a diverse esigenze di processo e usufruendo di norme-meccanismi di incentivazione, è possibile immettere sul mercato il Vettore Energetico proveniente dal settore Biogas. Sfruttare le potenzialità del biogas: "un must" per compiere la transizione energetica. L'Italia deve a lavorare ancora molto per compiere il processo di transizione energetica, ossia per passare da un'energia proveniente per una grande maggioranza da fonti non rinnovabili - specialmente fossili - a un'energia creata da fonti rinnovabili. Nonostante il Paese abbia registrato miglioramenti costanti di anno in anno rispetto al punteggio dell'Eti (Energy Transition Index) dal 2015, la nostra "prontezza" verso la transizione è conteggiata solo al 56%: ciò significa che manca ancora molto per definire il nostro sistema come favorevole a questo cambiamento. Nel processo di transizione energetica, un ruolo centrale è giocato dal potenziamento degli impianti biogas per la produzione di energia e di biometano. Quest'ultimo, oltre che essere una fonte rinnovabile - si ottiene da biomasse agricole (colture dedicate, sottoprodotti e scarti agricoli e deiezioni animali), agroindustriali (scarti della filiera della lavorazione della filiera alimentare) e dalla frazione organica dei rifiuti solido urbani (Forsu) - è una fonte sostenibile: è chimicamente uguale al metano fossile, o gas naturale, ma produce basse emissioni di gas climalteranti. Utilizzabile in miscela o in sostituzione del gas, può essere distribuito sfruttando le reti gas esistenti, soddisfacendo sia le esigenze energetiche industriali e residenziali (riscaldamento, acqua calda sanitaria e cucina, elettricità), sia quelle dei trasporti (è utilizzabile come carburante). Il biometano ha inoltre un ruolo strategico per il potenziamento dell'economia circolare. L'impiego del biometano può essere accelerato dalla riconosciuta expertise nazionale nella produzione di biogas: la situazione attuale vede infatti l'Italia al terzo posto al mondo nella produzione di biogas con oltre 1900 impianti in funzione e circa 2,8 miliardi m3 di biometano equivalente prodotti ogni anno. Il potenziale di produzione nazionale è però molto più grande: il consorzio biogas italiano stima che, entro il 2030, se ne potrebbe produrre fino a 10 miliardi l'anno. Tra gli investimenti indicati dal PNRR troviamo la "riconversione e il miglioramento dell'efficienza degli impianti biogas agricoli esistenti verso la produzione totale o parziale di biometano", con un "supporto alla realizzazioni di nuovi impianti, attraverso un contributo del 40% dell'investimento", e la promozione della "sostituzione di veicoli meccanici obsoleti e a bassa efficienza con veicoli alimentati a metano/biometano". Leggi tutto l'articolo in formato .pdf oppure lo trovi in forma digitale al link: https://www.isoil.it/categoria-automazione-industriale/il-mercato-biogas-e-le-nostre-soluzioni-di-misura-per-vettori-energetici/ Per qualsiasi informazione inerente al tema trattato e alle soluzioni di ISOIL INDUSTRIA, scrivi ai nostri specialisti all'indirizzo email tisothermic@isoil.it Visita il nostro sito www.isoil.it e siamo presenti su Facebook, Linkedin
Gli aggiornamenti normativi di riferimento in materia di biogas e biometano sono la Commissione Tecnica CT 284 << Biogas e Syngas >>, i Gruppi di lavoro CT 101/GL2 << Biometano >> e CT 113/GL03 gli impianti di riduzione e Commissione Tecnica CT 328/GL 08 << Specifiche del gas naturale >>. Il Green Deal europeo o Patto Verde europeo: quale ruolo svolge? La normativa sui criteri di sostenibilità per il biometano. Quali sono?
Una caldaia a legna o pellet di ultima generazione abbatte fino a 8 volte le emissioni nell'aria. Oggi è possibile sfruttare diverse agevolazioni: dal Conto Termico al Bonus Casa, al Superbonus 110%. Quando si abita in una zona dove non è presente la rete del gas metano, per riscaldare la propria casa e produrre acqua calda sanitaria esistono due possibilità: utilizzare caldaie a combustibili fossili immagazzinabili in cisterne e depositi (gasolio, Gpl), oppure utilizzare caldaie a legna o pellet. La seconda strada è senz'altro quella migliore, sia dal punto di vista economico che ambientale. Bisogna però utilizzare impianti di ultima generazione, più efficienti e a basse emissioni, che proprio per questi motivi godono degli incentivi statali come Superbonus 110%, Bonus Casa e Conto Termico, come spieghiamo più avanti. La scelta di un impianto di riscaldamento a legna o pellet può essere valutata anche in un'abitazione dove è presente la rete del gas metano, se si desidera affiancare il sistema di riscaldamento tradizionale con una fonte rinnovabile, ottenendo anche un importante risparmio in bolletta. Ricordiamo che l'installazione di una caldaia a legna o a pellet non è particolarmente invasiva, perché l'impianto può funzionare con i termosifoni esistenti, senza dover fare interventi negli appartamenti (ad esempio, per installare un impianto di riscaldamento a pavimento o a bassa temperatura quasi necessario con le pompe di calore). Biomassa legnosa, una fonte "carbon neutral" La biomassa solida legnosa, in versione pellet o pezzi di legna, è classificata come una fonte rinnovabile perché è disponibile liberamente in natura in grandi quantità. L'apporto di CO2 in atmosfera è considerato "neutro", perché la biomassa legnosa, quando brucia, restituisce all'ambiente la CO2 che ha accumulato durante la propria crescita. Questo fatto non determina alcun impatto sul riscaldamento globale dovuto alle crescenti emissioni di CO2. La biomassa legnosa, però, non è esente da altre emissioni, dovute soprattutto ad apparecchi vetusti e inefficienti. Basti pensare che il 70% degli apparecchi a biomassa installati in Italia, circa 6,3 milioni, ha più di 10 anni! (Fonte AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali). Basterebbe sostituire gli apparecchi inquinanti per ottenere enormi risultati sull'ambiente e gli incentivi esistenti hanno proprio questo scopo. Generatori a biomassa legnosa e classificazione in Stelle Dal punto di vista delle emissioni e del rendimento, la qualità dei generatori di calore a biomassa legnosa viene valutata con una classificazione in Stelle, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 186 del 07/11/2017: maggiore è il numero di Stelle, più basse sono le emissioni e più alto è il rendimento. Le emissioni dei nuovi generatori a biomassa legnosa, con un numero di Stelle pari a 4 o 5, sono fino a 8 volte inferiori rispetto agli impianti di vecchia generazione (per sapere di più sulla classificazione delle caldaie a biomassa legnosa leggi anche "Come scegliere un impianto a biomassa ecosostenibile"). La scelta del numero di Stelle non è un semplice "vezzo" di chi è attento alla sostenibilità: in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, dal 1° gennaio 2020 è vietato installare generatori a biomassa con classe inferiore a 4 stelle. Bisogna sottolineare che anche la qualità del combustibile influisce fortemente sull'efficienza dell'impianto e sulle emis
Il biogas è un settore rilevante non solo per l'apporto di bio-energia, che è stato fondamentale nel raggiungimento dei dettami energetici europei, ma anche per dare prospettive economiche all'intero reparto agricolo italiano. Oggigiorno, tuttavia, con l'incalzante scadenza degli incentivi per la generazione di energia da biogas, l'unica reale opportunità di shift economico sembra essere rappresentata dal biometano. La produzione di biometano da scarti agricoli o biomasse è stata recentemente incentivata mediante il decreto "Biometano" del 2 marzo 2018 e rappresenta una valida soluzione per la conversione degli impianti installati.
Buone notizie per il biogas. L'Assemblea della Camera ha approvato il decreto di bilancio, che al suo interno contiene la misura incentivante per impianti biogas agricoli, come richiesto da tutte le associazioni agricole e dal Consorzio Italiano Biogas. Si tratta di un plafond di 25 milioni di euro per la realizzazione di impianti di biogas fino a 300 kW realizzati da imprenditori agricoli. Per godere dell'incentivo, gli impianti devono essere alimentati per un 80% da effluenti zootecnici e sottoprodotti e per un 20% da colture di secondo raccolto autoprodotte. Questa norma comporterà una notevole ripresa degli investimenti, favorendo in particolare lo sviluppo di piccoli impianti, principalmente nelle aziende zootecniche, e promuovendo una transizione ecologica e sostenibile secondo un modello di economia circolare e multifunzionale.
L'utilizzo e la richiesta di biometano, un combustibile naturale e rinnovabile derivato dal processo di purificazione (upgrading) del biogas, è in forte crescita sia sul mercato nazionale che a livello internazionale, grazie anche agli incentivi europei che mirano a promuoverne l'uso per il settore dei trasporti. Recenti studi (Rapporto NAVIGANT-GAS FOR CLIMATE The optimal role for gas in a net-zero emissions energy system March 2019) certificano il ruolo di grande importanza dei gas rinnovabili, come biometano e idrogeno, nel quadro generale di contenimento delle emissioni e sottolineano l'importanza anche delle infrastrutture già esistenti nel favorire una totale decarbonizzazione a costi accessibili in vista degli obiettivi europei del 2050.
Il progetto DEMETER, finanziato nell'ambito del programma H2020 PPP-BBI-JU (GA n°720714), mira a dimostrare un aumento della resa e riduzione dei costi del processo di produzione di un prodotto enzimatico, nonché il suo effetto positivo sulla produzione di biogas. DEMETER aumenterà la resa del processo di fermentazione su scala industriale, come del processo down-stream, riducendo il costo del prodotto finale e rendendo l'enzima disponibile per una larga applicazione nella produzione Biogas.
Nel corso della presentazione vengono analizzate le caratteristiche delle varie tecnologie che possono essere utilizzate per la liquefazione del metano, evidenziando gli aspetti principali in termini sia di prestazioni ottenibili che di fattibilità economica in relazione a specifiche applicazioni, ed anche alla flessibilità necessaria per una soluzione autonoma. Oltre agli aspetti tipici dell'ingegneria delle varie tecnologie, vengono considerati anche i requisiti per il gas in ingresso e quindi l'upgrading necessario.
Caratteristiche e benefici della tecnologia ETW. - processo produttivo in continuo - controllo totale tempi di ciclo - principio "fisarmonica" - controllo totale purezza biometano prodotto -energia termica disponibile da raffreddamento compressori e trattamento off-gas