- Lo Studio Strategico, primo nel suo genere in Europa, analizza il contributo indispensabile della Carbon Capture & Storage (CCS) per traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione, salvaguardando la competitività economica ed evitando i rischi di delocalizzazione dei settori industriali cosiddetti "Hard to Abate" soggetti al sistema di Emission Trading Europeo; - La CCS è una soluzione tecnologica matura, sicura e scalabile e grazie ai progetti che si potranno sviluppare in Italia, a partire dall'Hub CCS di Ravenna, potrà contribuire a preservare la competitività di filiere industriali che, a livello italiano, generano 62,5 Miliardi di Euro di Valore Aggiunto
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Articoli e news su Cartiere
L'industria della carta sceglie Turboden per generare vapore a zero emissioni di CO2.
A marzo una settimana digitale mcTER dedicata alle soluzioni per l'efficienza energetica
Il Biometano in Cartiera: "...gli obiettivi di decarbonizzazione e l'intesa che firmiamo oggi con Assocarta sarà un volano importante per la realizzazione delle misure del PNRR.", dichiara Angelo Baronchelli, Vice Presidente del CIB. "Il biometano rappresenta una grande opportunità per raggiungere i traguardi ambientali e ridurre la dipendenza dalle fonti fossili. Solo unendo le forze possiamo contribuire ad avviare un processo di transizione ecologica per il Paese rapido, efficiente e inclusivo, preservando la competitività delle aziende.", conclude Baronchelli. Le cartiere hanno un intrinseco potenziale per la Produzione di biogas e biometano.
I sistemi di monitoraggio emissioni (SME) nelle cartiere Gli analizzatori I sistemi SME - Cabina armadio per zona pericolosa
- Perché filtrare e mantenere il fluido di processo - Le regole per la manutenzione dell'olio - Caso applicativo: turbine a gas - impianto filtrante VRU - Caso applicativo: turbine a vapore - impianto filtrante separatore PTU - Caso applicativo: impianti di lubrificazione - impianto Desorber
- L'outsourcing di Getec: un modello di business innovativo per un approccio integrato - Il modello di business di Getec - Il nostro impatto nel futuro: fare la differenza per le generazioni a venire - Soluzioni per l'industria energivora - Soluzioni climate-neutrale per l'industria - Tecnologie green per la fornitura di calore - Migliori pratiche di green steam nell'industria della carta
- Pompe di calore - Fluidi: range di temperature di lavoro - Acciaieria di Ori Martin - Caso studio: Heat e Cooling - Tecnologia multi-fuel: biomassa e scarti
XEBEC può fornire diverse soluzioni per la produzione di idrogeno e biometano. Presenteremo attraverso alcuni Case Studies la nostra tecnologia PSA di upgrading a biometano.
Il mercato delle commodities sta vivendo un momento di forte tensione dei prezzi: vediamo come la trigenerazione, particolare campo dei sistemi di cogenerazione, può essere ancora una soluzione per la riduzione della spesa energetica in ambito industriale.
Gli ultimi webinar su Cartiere
Un modello di business vincente per l'efficienza energetica per l'industria energivora.
Industria del packaging e sostenibilità ambientale Le fasi del progetto di sviluppo di un prodotto a base cellulosica tramite stampaggio a compressione per la produzione di packaging riciclabile con la carta. Sviluppo della tecnologia di stampaggio a compressione Sviluppo di barriera all'acqua
Il progetto e i risultati per la riduzione dei consumi d'acqua e valorizzazione degli scarti di produzione
Altri contenuti su Cartiere
La miscela è stata impiegata per alimentare i forni dell'impianto di Rho di Forgiatura A. Vienna (Gruppo GIVA). Si è tenuto a Rho (provincia di Milano), nello stabilimento Forgiatura A. Vienna, il primo test a livello mondiale di utilizzo di una miscela di gas naturale e idrogeno al 30% nei processi di forgiatura utilizzati nella lavorazione dell'acciaio su scala industriale. La sperimentazione ha previsto l'utilizzo del mix idrogeno-gas per riscaldare i forni dell'impianto di Forgiatura A. Vienna ed è stata effettuata con successo, nel sito, dopo una serie di studi e test in laboratorio durati circa un anno. Protagoniste dell'iniziativa sono state Snam, tra le principali aziende di infrastrutture energetiche al mondo e che ha sviluppato e promosso il progetto, RINA, multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica che ha curato le analisi ingegneristiche e le prove di laboratorio, e il Gruppo GIVA, leader globale nella lavorazione dell'acciaio, che ha messo a disposizione la Forgiatura Vienna per l'esecuzione del test di campo. La miscela di metano e idrogeno è stata fornita da Sapio, azienda italiana specializzata nella produzione e commercializzazione di gas industriali e medicinali. "L'idrogeno - ha commentato Marco Alverà, amministratore delegato di Snam - può diventare nel medio-lungo termine la soluzione per decarbonizzare il settore siderurgico e tutte le industrie con un consumo intensivo di energia, il cui ruolo nella nostra economia è fondamentale. Questa sperimentazione è una tappa propedeutica alla progressiva introduzione di idrogeno a zero emissioni, prima in blending con il gas naturale e poi in forma pura, in alcuni processi di produzione dell'acciaio. Snam mette a disposizione le proprie capacità progettuali e di ricerca e la propria infrastruttura per dare un contributo alla creazione di una filiera nazionale dell'idrogeno e al raggiungimento degli obiettivi climatici italiani ed europei". Ugo Salerno, presidente e amministratore delegato di RINA, ha aggiunto: "Questo test è la dimostrazione concreta che la filiera italiana dell'idrogeno può contribuire significativamente a decarbonizzare settori energivori e complessi come quello siderurgico. Come RINA siamo orgogliosi di essere parte attiva del processo di transizione energetica in atto, in particolar modo in occasioni come questa, quando possiamo mettere a sistema le nostre competenze in ambito energetico e industriale". "Per il nostro gruppo - ha affermato Jacopo Longhi Vienna (direzione GIVA) - l'idrogeno può rappresentare un grande alleato. Da un lato le normative sempre più stringenti in termini di emissioni di CO 2, unite alla volontà di diminuire l'impatto ambientale delle nostre produzioni, ci obbligano a trovare una soluzione. Dall'altro, l'applicazione di idrogeno può rivelarsi mercato trainante per valvole e attuatori, prodotti da aziende del gruppo. Questo progetto quindi è solo l'inizio di un percorso che ci vedrà coinvolti per molti anni".
Un primato da consolidare: Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente I numeri riportati in questo bilancio - realizzato con il contributo di Duccio Bianchi, co-fondatore dell'Istituto di ricerche "Ambiente Italia" - parlano da soli. Il nostro settore cartario ha una leadership in materia di economia circolare che parte da lontano e che, grazie alle crescenti raccolte differenziate dei rifiuti urbani e degli scarti produttivi, ha gradualmente ridotto l'input di materie prime vergini. La carta, essenziale e circolare: Lorenzo Poli Presidente di Assocarta Sono al mio primo Rapporto Ambientale come presidente, quest'anno alla 21ma edizione. Parto bene, però, perché questa edizione un momento di bilancio con Legambiente. Il rapporto con Legambiente non nasce da oggi ed è basato sulla comune condivisione dell'obiettivo di una più compiuta economia circolare.
Forte della sua lunga esperienza, KSB può attingere a una vasta competenza nell'ambito delle pompe di processo speciali, che svolgono un ruolo importante anche nell'industria cartaria. KSB offre gli standard di sicurezza più elevati, su richiesta in combinazione con tenute meccaniche in disposizione tandem, sensori anti-perdita e speciali sistemi idraulici caratterizzati dal massimo livello di efficienza ed affidabilità. Inoltre, è possibile equipaggiare le pompe con motori azionati e comandati attraverso un sistema intelligente a velocità variabile per minimizzare i costi energetici.
Cartiera di Bosco Marengo Srl, impegnata quotidianamente nella ricerca di tecnologie innovative per ridurre al minimo l'impatto ambientale, ha raggiunto un'alta efficienza nel processo di depurazione biologica delle acque reflue. L'utilizzo di soffianti a vite Atlas Copco con azionamento a velocità variabile con l'inverter già a bordo, precablato e pronto a funzionare, ha contribuito al raggiungimento di questo obiettivo. La Cartiera di Bosco Marengo che produce cartone e cartoncino per anime, tubi a spirale, tubi in linea e cartoncini per coni ed angolari venduti in tutto il mondo appartiene al Gruppo ReLife, impegnato nello sviluppo di un modello di economia circolare.
Tecnoterm continua a farsi strada nel mercato dell’efficientamento energetico dell’industria cartaria partecipando con soluzioni innovative agli sforzi delle cartiere che cercano di tagliare i costi dell’energia.
E.ON, gruppo energetico internazionale a capitale privato, è attivo nell’ambito delle reti energetiche, delle soluzioni per i clienti e delle rinnovabili. Il Gruppo fornisce energia elettrica e gas a oltre 31 milioni di clienti ed è uno dei principali operatori a livello globale nel segmento rinnovabili, con un parco di generazione dalla capacità complessiva pari a circa 7 GW.
Tecnoterm continua a farsi strada nel mercato dell’efficientamento energetico dell’industria cartaria partecipando con soluzioni innovative agli sforzi delle cartiere che cercano di tagliare i costi dell’energia. “Massima efficienza dell’impianto come prima regola del risparmio. Voi pensate alla produzione della carta, al recupero ci pensa Tecnoterm”. Con questa filosofia dopo la Cartiera di Tolentino (Macerata) e Cartitalia di Mesola (Ferrara), entra in funzione anche la caldaia progettata, sviluppata e installata da Tecnoterm nella cartiera di Mantova, impianto che a pieno carico fornirà 135 t/h di vapore surriscaldato a 50 bar e 450°C.
AB è un gruppo industriale che opera dal 1981 nei settori della cogenerazione, della valorizzazione energetica di fonti rinnovabili e dell’automazione industriale. ECOMAX è la soluzione sviluppata da AB per il mondo della cogenerazione: un prodotto industriale altamente performante, compatto e flessibile, che risponde pienamente alle esigenze delle industrie energivore. Caso applicativo Istituto Ospedaliero, progetto impianto di trigenerazione.
La società milanese con 25 anni di esperienza maturata nella ricerca di prodotti diversificati, continua la sua crescita e ricerca nelle applicazioni di recupero termico a valle di cascami termici. In questo momento di rinnovata attenzione da parte dell’Industria, ed in particolare di quella Cartaria, per l’efficienza ed il Risparmio Energetico, Tecnoterm Energy sta costruendo numerosi impianti a recupero installati in varie cartiere italiane a valle di turbine a gas. L’Azienda con sede a Tribiano (Milano) sta inoltre stabilendo lo stato dell’arte per il miglior efficientamento energetico a partire dalle prime fasi di realizzazione del progetto, ed operando indifferentemente su impianti con turbine a gas e con motori endotermici.
A partire dal 2008 Intergen ha fornito, installato e assistito tre motori di cogenerazione endotermici per l’Ospedale San Raffaele, ciascuno della potenza elettrica di 3,9 MW e termica di 4,4 MW, alimentati a gas naturale che forniscono energia elettrica, acqua surriscaldata e acqua a 90°. Oltre al sottosistema di cogenerazione, la Centrale Termica comprende anche caldaie tradizionali, una pompa di calore e unità frigorifere ad assorbimento e a compressione. Le caldaie operano in modalità integrazione e riserva.