Un team di ricercatori ENEA ha messo a punto un processo che consente di riconvertire oltre il 90% della plastica recuperata in mare e sulle spiagge in nuovo "petrolio" da utilizzare come combustibile o per produrre nuove plastiche, vernici, solventi e innumerevoli composti organici. Questa attività è stata realizzata nell'ambito del progetto europeo interregionale Italia-Croazia "NETWAP" sulla riduzione e la gestione innovativa dei rifiuti e i risultati sono stati pubblicati su ACS Sustainable Chemistry & Engineering, la rivista scientifica online dell'American Chemical Society.
Trattamento dei Rifiuti
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Articoli e news su Trattamento dei Rifiuti
(in lingua inglese) I sistemi Pumped Thermal Energy Storages (PTES) rappresentano una soluzione promettente per l'accumulo energetico di lunga durata. I cicli a CO2 supercritica possono contribuire a migliorare le prestazioni di Round-Trip Efficiency (RTE - 0.5÷0.7) consentendo lo sfruttamento di sorgenti termiche esterne (es. calore di scarto o da concentrazione solare), raggiungendo RTE apparenti anche superiori al 100%. In tali casi, una definizione di RTE basata sull'exergia sarebbe preferibile a quella comune basata sulle potenze elettriche.
Lo sviluppo industriale, le nuove abitudini di consumo, il continuo aumento della domanda di materie prime associate alla crescita della popolazione e la conseguente crescita del settore industriale, in particolare quello della moda, hanno portato a una riflessione in diversi segmenti della società, sulla scarsità delle risorse che risultano essere limitate, sull'aumento delle emissioni di gas a effetto serra, sull'aumento del consumo di energia e sulla produzione di rifiuti; tutti questi fattori hanno fatto emergere il concetto di "economia circolare".
Tecno Project Industriale, a fianco delle aziende per la realizzazione di impianti efficienti e affidabili per la purificazione di biometano e BioCO2, ha sviluppato la propria soluzione di upgrading del biogas per produrre biometano a partire da Forsu, sottoprodotti agricoli, fanghi di depurazione, scarti alimentari, o altre biomasse.
La collaborazione tra Gruppo Hera e Ducati continua a portare ottimi risultati nella gestione dei rifiuti industriali e nel perseguimento della massima efficienza energetica. - Durante tutto il 2022, il 98% dei rifiuti prodotti nello stabilimento di Borgo Panigale è stato avviato al recupero. - In termini di approvvigionamento energetico, l'impianto di trigenerazione attivo in Ducati ad oggi copre l'83% del fabbisogno elettrico e termico della fabbrica.
Il termovalorizzatore Edison Next di Melfi, nell'ambito dell'iniziativa "Impianti aperti", ha accolto gli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore "G. Gasparrini" di Melfi ('Settore tecnologico' Costruzioni, Ambiente e Territorio), "G. Solimene" di Lavello e "E. Battaglini" di Venosa. L'impianto ha aderito all'iniziativa promossa da Assoambiente a livello nazionale nell'ambito della Giornata Mondiale dell'Ambiente; sono 8 gli impianti di trattamento dei rifiuti che hanno aperto le porte per far conoscere le proprie attività ai cittadini, consentendo loro di divenire parte attiva nel percorso in atto di transizione ecologica.
Sostenibilità, Ecologia, Riduzione dei consumi energetici sono vincoli progettuali sempre più importanti: la progettazione di un impianto efficiente, redditizio ed ecologico deve armonizzare le esigenze dell'ambiente con quelle del committente.
Per il secondo anno consecutivo ABB si è unita a Legambiente per la raccolta di rifiuti nelle aree limitrofe delle sedi di Bergamo, Dalmine, Sesto San Giovanni (MI), Frosinone e Santa Palomba (RM). In linea con la Strategia di Sostenibilità 2030 il gruppo rafforza il proprio impegno a supportare le comunità dove opera e a sensibilizzare sui temi della riduzione dei rifiuti. Più di cento volontari di ABB hanno partecipato all'evento con famiglia, amici o parenti.
- La fabbrica raggiunge il traguardo di zero rifiuti di produzione in discarica - Quasi 1000 tonnellate di rifiuti all'anno non verranno più conferiti in discarica - Il processo per la classificazione e la gestione dei rifiuti contribuisce agli obbiettivi del Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti
L'esperienza TONISSIPOWER con ETW in upgrading. - Upgrading biogas da discarica - PANTAR srl Taranto - Impianto San Zeno trattamento FORSU - San Zeno - Arezzo - La Stazione Appaltante: AISA IMPIANTI spa - Arezzo e 10 comuni limitrofi. Gestore dell'impianto trattamento rifiuti urbani di di San Zeno attraverso selezione, compostaggio, incenerimento.
Gli ultimi webinar su Trattamento dei Rifiuti
- Gestione sostenibile dell'acqua e dei rifiuti. - L'esperienza negli impianti di trattamento delle acque reflue
(in lingua inglese) Progetto di valorizzare i rifiuti lattiero caseari
Altri contenuti su Trattamento dei Rifiuti
Assoambiente (Associazione Imprese Servizi Ambientali ed Economia Circolare) ha promosso in occasione della Giornata mondiale dell'Ambiente, la quarta edizione dell'iniziativa "Impianti Aperti". Diversi impianti di eccellenza nella gestione dei rifiuti, su tutto il territorio nazionale, hanno aperto virtualmente i propri cancelli, guidando i cittadini in tour digitali alla scoperta delle diverse tecnologie di gestione rifiuti: dal riciclo alla termovalorizzazione, dalla biodigestione alla discarica.
L'assenza sul territorio nazionale di un'adeguata rete di impianti di trattamento costringe il nostro Paese ad esportare ogni anno ingenti quantitativi di rifiuti provenienti da attività industriali che all'estero vengono trasformati in nuove materie prime e in energia. Un gap che costa al Paese circa 1 miliardo di euro l'anno. La denuncia emerge dal Report "Ambiente, Energia, Lavoro - La centralità dei rifiuti da attività economiche", presentato da Assoambiente (Associazione Imprese Servizi Ambientali ed Economia Circolare).
Per riciclo dei rifiuti si intende l'insieme di metodologie messe in atto per recuperare materiali utili dai rifiuti, garantendo così il riutilizzo del materiale di riciclo. Il riciclo permette una maggiore sostenibilità al ciclo di produzione dei materiali, riduce l'impiego di materie prime, l'utilizzo di energia e l'emissione di gas serra. I materiali riciclabili includono tutti i rifiuti che possono essere riutilizzati per produrre nuovi oggetti uguali allo scarto (vetro, carta) oppure utilizzati per produrre nuovi materiali (legno, tessuti).
Da oltre 35 anni, Wolftank Group opera con successo, direttamente in 9 paesi e attraverso partner in molti altri, principalmente ma non esclusivamente, nei settori petrolifero e chimico attraverso collaboratori qualificati e aziende partner, offrendo una vasta gamma di servizi e prodotti, nello specifico recupero serbatoi, tubazioni e rivestimenti industriali sia per prodotti chimici che petroliferi piuttosto che acque e alimentari, stazioni GNL, bonifiche ambientali quale risanamento del suolo e delle acque, gestione rifiuti, progetti chiavi in mano, bioenergie e idrogeno.
Nei primi sei mesi del 2021 il 98% dei rifiuti prodotti nello stabilimento di Borgo Panigale è stato avviato al recupero ? Grazie alla collaborazione tra Hera e Ducati, nei primi sei mesi del 2021 il 98% dei rifiuti prodotti nello stabilimento di Borgo Panigale è stato avviato al recupero. ? Hera è partner anche nello sviluppo e nella gestione dell'impianto di trigenerazione che copre l'85% del fabbisogno elettrico e termico della fabbrica;
RESET e #Joule , scuola di #Eni per l'impresa, collaborano nell'ambito del Programma #OPENITALY di #ELIS nel progetto ReWaste: reducing waste sludge disposal. Alla partnership partecipa anche Eni Rewind, società ambientale di Eni. Il progetto è incentrato sul trattamento dei fanghi, con un processo che mira alla valorizzazione energetica, migliorandone la sostenibilità. Facciamo squadra per realizzare un processo virtuoso di #circulareconomy!
L'urgenza di agire per contrastare il cambiamento climatico non è mai stata così grande e, in assenza di una regolamentazione globale, varie aziende stanno volontariamente intensificando i loro sforzi per colmare questo divario. A inizio 2021 più di 1.000 aziende avevano fissato obiettivi di riduzione del carbonio sulla base di obiettivi scientifici condivisi (Science-based Targets Initiative - SBTI), mentre altre centinaia erano già impegnate in progetti per adottare energia rinnovabile, aumentare l'efficienza energetica e passare ai veicoli elettrici attraverso programmi come RE100, EP100 ed EV100 di The Climate Group. Recentemente, gli impegni presi da alcune aziende sono saliti di livello, ripromettendosi di raggiungere la neutralità o addirittura la negatività di emissioni. Gran parte dell'azione fino ad oggi si è concentrata sulla riduzione delle emissioni generate dalla produzione di elettricità, quelle classificate nell'ambito Scope 2 del GHG Protocol. La maggior parte di queste emissioni proviene dalla combustione di combustibili fossili come carbone e gas naturale e sono prevalentemente composte da anidride carbonica (CO2), il più diffuso dei gas serra. Tuttavia, se le aziende vogliono avere un approccio più sofisticato, diventa imperativo affrontare la riduzione di una gamma più ampia di emissioni. Una nuova enfasi sulla riduzione dell'anidride carbonica negli ambiti Scope 1 e Scope 3 del GHG Protocol Ridurre il consumo di elettricità nell'operatività aziendale e affidarsi all'acquisto di energia rinnovabile (sotto forma di un accordo di acquisto di energia [ PPA ] o tramite certificati di attribuzione energetica [ EAC ] è un modo relativamente semplice per gestire le emissioni di Scope 2. In effetti, secondo un dato comunicato da Bloomberg New Energy Finance, fino alla fine del 2019 le aziende private erano state responsabili dell'acquisto di oltre 32 gigawatt di capacità di elettricità rinnovabile in tutto il mondo tramite PPA (e i clienti di Schneider Electric rappresentano circa il 25% di questo totale). È più difficile ridurre le emissioni in altre aree aziendali e, a seconda delle dimensioni e dell'ambito dell'attività, l'elettricità può essere una componente relativamente piccola dell'impronta complessiva delle emissioni. Ad esempio, settori come quello dei viaggi, le spedizioni marittime e altre forme di trasporto o le industrie con processi di produzione ad alta intensità energetica che si basano sull'energia termica per il calore, possono avere un'impronta di Scope 1 fuori misura rispetto al consumo di energia nelle proprie flotte e strutture. E quasi tutte le aziende faticano ad affrontare le riduzioni di Scope 3, poiché tale categoria include le emissioni legate alla catena di approvvigionamento, i viaggi d'affari e la gestione dei rifiuti, che sono al di fuori del controllo operativo diretto dell'azienda. Quali sono i gas serra in atmosfera La buona notizia è che la volontà di ridurre le emissioni anche in queste aree critiche sta stimolando l'innovazione. Nuovi sviluppi in ottica di circolarità, nella progettazione del ciclo di vita del prodotto, nei biocarburanti e in altre tecnologie stanno aiutando le aziende ad avvicinarsi allo "zero netto" di emissioni.
Il Gruppo Hera consolida la propria leadership nel trattamento rifiuti industriali ed estende il proprio perimetro nel nord Italia con l'acquisizione della società friulana.
Il sistema di monitoraggio Pollution è la soluzione ideale per misurare i parametri fondamentali negli impianti di upgrading da biogas a biometano e, in particolare, il monitoraggio dei VOC (Composti Organici Volatili), ovvero i mascheranti e/o interferenti degli odorizzanti del biometano. La soluzione è composta da un micro gascromatografo e da un sistema di campionamento, e può essere configurata in tre soluzioni alternative per andare incontro alle diverse esigenze che gli impianti hanno in funzione del loro settore di appartenenza (agricolo, trattamento rifiuti, trattamento acque). Il campionamento è la parte più delicata della fase di analisi, dove è più facile commettere errori: il campione deve essere riproducibile e rappresentativo. Per questo motivo è necessario un sistema dotato di caratteristiche idonee al contatto del gas campione. La comunicazione dei dati viene gestita tramite Modbus (TCP/IP) e/o software cloud dedicato - Pollution Guardian.
Nel 2019, 20 produttori di polimeri nel mondo hanno prodotto oltre la metà di tutti i rifiuti di plastica monouso generati globalmente, il 55%. I primi 100 ne hanno prodotto il 90%. Le società ExxonMobil e Dow (entrambe statunitensi) sono al primo e al secondo posto, seguite al terzo posto dalla cinese Sinopec. Queste tre aziende da sole hanno prodotto il 16% della plastica monouso che poi è diventata rifiuto. L'italiana Eni è al 40/o posto. Lo rivela il rapporto Plastic Waste Makers Index della fondazione australiana Minderoo. Secondo lo studio, venti gestori istituzionali di capitali, guidati dalle società statunitensi Vanguard Group, BlackRock e Capital Group, possiedono azioni per oltre 300 miliardi di dollari nelle società controllanti questo produttori di polimeri. Di questi soldi, 10 miliardi vengono dalla produzione di polimeri da materia prima vergine per plastiche monouso.