Il 2023 ha visto una fase di contrazione per il commercio mondiale, dovuta essenzialmente ad una domanda scarsa - soprattutto riguardo agli investimenti - unita ad una stretta monetaria ed un'inflazione ancora elevata. Un peso rilevante sembrano avere anche la maggiore chiusura della Cina, la proliferazione delle barriere commerciali (3.000 nuove nel 2022 vs 1.000 nuove nel 2019), le tensioni geopolitiche ed il rafforzamento del dollaro (valuta di riferimento di buona parte degli scambi).
Carlo Bellino
- Carlo Bellino, Commissione Energia - Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano
- Articoli/Atti convegno
Il settore dell'energia, che oscilla sempre più di continuo tra alti e bassi, sta vivendo in questo particolare momento un forte choc, a causa delle tensioni geopolitiche che potrebbero avere pesanti ricadute anche nel medio e lungo termine.
- Carlo Bellino, Commissione Energia Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano
- Articoli/Atti convegno
La cogenerazione, il solare fotovoltaico ed i sistemi di monitoraggio dei consumi rappresentano senza ombra di dubbio soluzioni efficaci in ottica sia di riduzione dei costi che di migrazione verso la neutralità carbonica, ma la strada verso la transizione energetica è in continuo divenire e si arricchisce ogni giorno di nuove tecnologie innovative. La riduzione delle emissioni di CO2, il controllo dei costi energetici e l'indipendenza dalla rete, nel 2023 diventeranno prioritarie, considerando soprattutto le minacce costituite dalla volatilità del mercato energetico e dall'inflazione. Di seguito i trend energetici di cui probabilmente sentiremo più parlare nel 2023.
- Carlo Bellino, Commissione Energia Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano
- Articoli/Atti convegno
L'analisi, che parte dal 1965 e arriva al 2020, mostra l'evoluzione nel tempo dei consumi di energia worldwide, con focus su fonti primarie e aree geografiche tra cui Nord America, America Latina, Europa, Ex URSS, Medio Oriente, Estremo Oriente e Oceania, senza dimenticare naturalmente l'area OCSE.
- Carlo Bellino
- Articoli/Atti convegno
A determinare l'incremento del costo del gas naturale, più che fattori quali meteo, pandemia, produzione, rallentamento delle trivellazioni, Opec e scenari politici, sono stati presumibilmente anni di investimenti inadeguati, che hanno portato, a livello mondiale, ad un'offerta di materie prime per la produzione di energia sul lungo periodo molto poco differenziata. E a farne le spese, in termini di riduzione dei redditi ed aumento dell'inflazione, saranno soprattutto Europa ed Asia, coi ceti più poveri maggiormente colpiti. Attualmente, la difficoltà principale consiste proprio nel riuscire a mediare l'incremento degli investimenti con gli obiettivi climatici sottoscritti dai vari Paesi.
- Carlo Bellino
- Articoli/Atti convegno
Il 2020 è stato per i consumi di energia un anno dalla marcata singolarità, sia perché conclude un decennio chiave per la transizione energetica, sia per i significativi effetti legati all'emergenza epidemiologica che non trovano alcun riscontro nella storia recente.
- Carlo Bellino
- Articoli/Atti convegno
Oggi l'Europa possiede ben 197 GW di capacità eolica: 174 GW di eolico onshore e 23 GW di eolico offshore, vale a dire, a livello globale, circa il 30% della capacità eolica onshore e il 75% della capacità eolica offshore. Nel 2019 il parco eolico europeo ha generato una media di 417 TWh di elettricità, quanto basta per soddisfare il15% della domanda UE, ed è cresciuto in media nell'ultimo decennio di 12 unità GW/anno, anche se in modo irregolare, tanto è vero che 5 paesi detengono il 67% di tutta la capacità installata: il podio va alla Germania col 30%, seguita da Spagna e Regno Unito rispettivamente con il 13% e l'11%, chiudono Francia e Italia con l'8% e il 5%. Altri sei paesi hanno più di 5 GW installati e cinque oltre 3 GW.
- Carlo Bellino SEA
- Articoli/Atti convegno
Secondo le previsioni del nuovo Rapporto annuale Energy Transition Outlook dell'ente di certificazione internazionale DNV GL, entro il 2032 il 50% delle auto vendute nel mondo sarà elettrica. Nel lungo periodo vedremo un cambiamento radicale della domanda energetica con una spinta sempre maggiore verso l'elettrificazione, che interesserà, in particolare, il ramo automobilistico: entro il 2027, il 50% delle nuove auto immatricolate in Europa sarà, infatti, alimentata ad elettricità. Lo stesso risultato verrà, poi, raggiunto nel 2032 in Cina,India e Nord America, con una diminuzione dal 27% al 20% della quota di domanda energetica legata al settore dei trasporti.