In questo lavoro di tesi è stata studiata la possibilità di valorizzare biopolimeri come cheratina e chitina (prodotti come scarto in grandi quantità, principalmente nell’industria alimentare e tessile). tramite la loro solubilizzazione in liquidi ionici (IL) o dotati di gruppi funzionali polimerizzabili (PIL). Questi ultimi possono essere copolimerizzati con un monomero neutro al fine di ottenere compositi polimero/biopolimero. Un composito cheratina/polimero o chitina/polimero potrebbe sfruttare i vantaggi delle naturali proprietà di fibre di cheratina (es. resistenza a bassa densità) per creare compositi rinnovabili, biodegradabili capaci di prendere il posto di materiali preparati da fonti non rinnovabili.
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Fiera internazionale rinnovabili ed efficienza energetica 16 – 17 ottobre Veronafiere
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