Normativa di riferimento Criticità: particolato nelle acque
Antiparticolato
Articoli, News, PDF, Prodotti, Webinar su Antiparticolato.
Analisi dei contaminanti nelle acque: criticità operative
A 3D-CFD Methodology to Quantitatively Predict Engine-out Soot Emission in GDI Engines
- Marco Del Pecchia
- Articoli/Atti convegno
(In lingua inglese) L'introduzione di sistemi ad iniezione diretta nei motori alimentati a benzina (GDI) costituisce una promettente soluzione tecnica per ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG) ma, al contempo, tende a promuovere la formazione di un più alto numero di particelle ultrafini (PN) rispetto alla tecnologia ad iniezione indiretta (PFI). La comunità scientifica ha profuso un notevole sforzo nell'investigazione delle cause principali che portano alla formazione del particolato tramite simulazioni 3D-CFD. In questo lavoro, una metodologia basata sul Metodo delle Sezioni è utilizzata e validata al fine di predire quantitativamente la massa di particolato (PM), il numero di particelle (PN) e la distribuzione dei diametri delle particelle (PSDF) sulla base di misure sperimentali effettuate su un motore di ricerca GDI ad accesso ottico. (Presentazione in inglese)
Mal'Aria di città 2019: la mobilità urbana al centro del risanamento
- Redazione
- Articoli/Atti convegno
Com' è noto la qualità dell'aria negli ambienti urbani è tra le maggiori criticità: elevate concentrazioni di sostanze inquinanti sono misurate nei mesi invernali (materiale particolato) e durante i mesi estivi (ozono), con conseguenze ormai ben note a livello sanitario. Per alleviare queste pressioni sull'ambiente causate dalle attività antropiche è necessario agire sulle cause che sono preminenti e tra queste i trasporti e la mobilità sono tra quelle più rilevanti.
L'abbattimento degli inquinanti negli impianti a biomassa: problemi e possibili soluzioni
- Gabriele Migliavacca
- Articoli/Atti convegno
- Le emissioni - Abbattimento delle emissioni - I fattori di emissione a confronto - Elementi che influenzano le emissioni - Prestazioni - Particolato - I cicloni - Filtri - Le prestazioni - Sistemi di abbattimento
Analisi sperimentale di una combustione diesel non convenzionale
- S. d'Ambrosio
- Articoli/Atti convegno
La riduzione del particolato (PM) e degli ossidi di azoto (NOX) nelle emissioni allo scarico dei motori diesel è ampiamente studiata negli ultimi anni per via dei limiti sempre più stringenti sulle emissioni inquinanti. Le tecnologie di post-trattamento dei gas di scarico si sono dimostrate efficaci nel controllo delle emissioni di particolato e NOX, ma problemi legati a durata, costo, e penalizzazione dei consumi di combustibile ne limitano la diffusione. Risulta quindi necessario studiare strategie di combustione avanzate, in grado di ridurre simultaneamente le emissioni allo scarico di particolato carbonioso (soot) e NOX e, al contempo, ridurre l’utilizzo e i costi dei sistemi ausiliari di post-trattamento sopra citati [2].
Le politiche di Regione Lombardia in materia di fonti di energie rinnovabili
- Silvana Di Matteo
- Articoli/Atti convegno
Biomasse, bioliquidi, biogas (digestione anaerobica, pirolisi, gassificazione, discarica): comunicazione per attività di edilizia libera – fino a 50 kW e per impianti cogenerativi, fino a 200 kW e per impianti cogenerativi se in edifici esistenti. PAS – fino a 1 MW e 3 MWth per impianti cogenerativi, fino a 250 kW e (biogas) o 200 kW e (biomasse) per impianti non cogenerativi (bilanciamento tra l’utilizzo diretto dell’energia termica e l’attenzione verso le emissioni di particolato). AU – per gli impianti sopra soglia e per gli impianti alimentati, anche parzialmente, da rifiuti sottoposti ad autorizzazione ex art. 208 del d. lgs. 152/06.
L'aggiornamento del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera
- Salvatore Patti
- Articoli/Atti convegno
I settori sui quali intervenire prioritariamente sono quello del riscaldamento domestico (combustione non industriale –M02-) e dei trasporti (M07). Occorre tuttavia sottolineare che è auspicabile intervenire anche in tutti gli altri macrosettori (processi produttivi, agricoltura, altre sorgenti mobili e macchinari, …) soprattutto in considerazione che ad esempio per il PM10, una parte del particolato ha origine in atmosfera da altri inquinanti, non necessariamente critici, che reagiscono a formare il cosiddetto particolato secondario.
L'aria di casa mia è pulita?
- Leopoldo Busa
- Articoli/Atti convegno
Al di sotto del PM1 il particolato atmosferico viene distinto nelle cosiddette nanopolveri. Queste particelle non possono essere bloccate dalle mebrane difensive dell’orgasnismo ed entrano nel circolo sanguigno stimolando la produzione di fibrina (aneurisma aortico, infarto del miocardio). Attraverso il sistema circolatorio le nanopolveri raggiungono qualsiasi organo e, non potendo essere sintetizzate, vengono isolate dal sistema immunitario in stati infiammatori cronici (granulomi).
Linee guida sulla nuova normativa relativa alla prevenzione incendi
- Tiziano Zuccaro
- Articoli/Atti convegno
L’incendio può essere schematizzato come una sorta di bruciatore che rilascia calore (Heat Realease Rate - HRR), particolato (soot) e gas. L’ HRR rappresenta la “carta di identità” dell’incendio ed è il parametro di input principale per i software di simulazione degli incendi.
Strumentazione di misura per liquidi e gas reflui in condizione di alta temperatura ed in tubazioni di grande diametro.
- Gianantonio Favalessa
- Articoli/Atti convegno
Misure di portata in tubazioni di grande diametro su fluidi liquidi e gassosi anche ad elevatissima temperatura. Diverse tecnologie (misuratori clamp-on ad ultrasuoni, vortex ad inserzione, pitot multipli speciali e termici ponderali) con la stessa flessibilità di impiego a costi contenuti, mantenendo prestazioni di assoluta eccellenza. In ambito combustione biomasse, un accenno al controllo delle emissioni di particolato ed alla strumentazione per la gestione degli impianti di filtrazione.
Sviluppo di un motore diesel due valvole per impieghi off-road rispettoso delle prossime normative anti-emissioni
- Gian Marco Bianchi
- Articoli/Atti convegno
In questo lavoro viene mostrato l'evoluzione di un motore esistente, al fine di renderlo rispettoso delle norme americane Tier 4i in materia di emissioni, senza incrementi eccessivi del costo finale di produzione. Per giungere a tale obiettivo è necessaria una profonda conoscenza di tutti i parametri che influiscono sulla combustione e sulla formazione delle emissioni di NOx e particolato. In questo scenario la CFD prova le sue potenzialità permettendone un’analisi approfondita.
Quando il condition monitoring fa la differenza; la pluriennale esperienza in Ineos di Rosignano
- P.G.Adriani
- Articoli/Atti convegno
L’efficacia della azione predittiva e preventive mediante le analisi dell’olio è stata ulteriormente confermata dagli ultimo riscontri effettuati su F881/6P. La sinergia tra l’attività diagnostica del laboratorio e i rilievi in campo da parte dell’ingegneria di Ineos è stata particolarmente dinamica anche grazie alla applicazione di filtri magnetici in linea in grado di catturare il particolato macroscopico che si accumulava in maniera evidente sugli stessi. L’attività del laboratorio ha evidenziato, anche mediante l’interfaccia del software gestionale “Permantenere” i livelli di Ferro Spettrometrico in netto e brusco incremento; contemporaneamente venivano installate le “trappole magnetiche” nel sistema, per limitare la circolazione di particolato grossolano capace di arrecare ulteriori danni al sistema.
Motori a biogas: prestazioni ed emissioni
- Nicolò Franceschinini
- Articoli/Atti convegno
In questo lavoro si sono analizzate le prestazioni e le emissioni di motori a biogas ottenuto da digestione anaerobica. Le tipologie di motori sono due: Diesel derivati e Otto derivati; per entrambe si è visto che gli effetti peculiari dell'aggiunta di biogas sono l'aumento del rapporto di equivalenza carburante -aria e la diminuzione della temperatura all'interno della camera di combustione. Essi causano performance di combustione peggiori a vantaggio delle emissioni di NOx, CO2 e per i diesel anche di particolato. Per far si che questi motori risultino competitivi anche sul campo delle prestazioni si è focalizzata la ricerca tecnologica sul miglioramento della combustione prendendo in considerazione la diminuzione della CO2 nel biogas, l'arricchimento in O2 dell'aria aspirata per i Diesel derivati e l'introduzione dell'idrogeno nella miscela negli Otto derivati.
Il monitoraggio suolo-pianta per la valutazione dell'inquinamento da metalli pesanti nell'ambiente urbano
- Samantha Lorito
- Articoli/Atti convegno
Il lavoro di tesi qui presentato si colloca all’interno di iniziative comunitarie cercando non solo di migliorare le conoscenze a livello locale in merito all’inquinamento del suolo, ma anche cercando di individuare degli indicatori specifici che permettano di migliorare sia la fase conoscitiva che di monitoraggio stesso. L’attenzione viene rivolta ad un fenomeno poco noto di degrado del suolo: l’inquinamento da metalli pesanti aerodispersi ovvero apportati al suolo mediante deposizioni atmosferiche secche ed umide. La ricerca è stata condotta utilizzando un protocollo sperimentale che prevede un monitoraggio integrato di diversi comparti ambientali, in particolare il suolo, la vegetazione arborea ed il particolato atmosferico su di essa depositatosi, la vegetazione erbacea e i muschi, noti bioindicatori ambientali.
Strumenti per la misura del particolato atmosferico in tempo reale
- Chiara Giorio
- Articoli/Atti convegno
Nelle slide saranno trattati i seguenti temi: le dimensioni delle particelle in particolare diametro aerodinamico, diametro aerodinamico nel vuoto, diametro di mobilità, diametro volumetrico equivalente, diametro ottico; confronto tra Tapered Element Oscillating Microbalance (TEOM) e Filter Dynamics Measurement System (FDMS); il fenomeno del Light Scattering, Teoria di Mie e il regime di scattering di Rayleigh e il regime geometrico. L'ultima parte sarà dedicata alla misura (stima) del PM mediante Contatori Ottici di Particelle (OPC).
Filtro sperimentale “a particolato zero”
- Luca Golfera
- Articoli/Atti convegno
Confronto fra le principali metodologie di filtraggio evidenziando come sia difficile stabilire una linea guida per le emissioni di particolato da caldaie a biomasse in quanto i fattori in gioco sono diversi e non sempre la caldaia funziona nelle proprie condizioni di progetto. Continuando, si mostrano i vantaggi e le problematiche dell’inserimento di un filtro ad altissima efficienza per il trattamento dei fumi di una caldaia, mostrando quindi quali possono essere le soluzioni per sopperire alla perdita di carico causata dal filtro stesso. Infine si introduce l’uso di un filtro a particolato sperimentale a particolato zero per abbattere il contenuto di PM10 in ambiente.
Emissione e dispersione in atmosfera di polveri derivanti da sorgenti diffuse nelle attività estrattive
- Letizia Piras
- Articoli/Atti convegno
Il lavoro di tesi ha come obiettivo lo studio delle emissioni di polveri generate da sorgenti di tipo diffuso, la valutazione della conseguente esposizione dei lavoratori e della dispersione in atmosfera del particolato emesso, attraverso l’analisi di un caso di studio. Sono stati eseguiti parallelamente campionamenti di tipo personale e ambientale. I primi hanno permesso di valutare l’esposizione a polveri dei lavoratori impiegati nei cantieri oggetto di studio. I campionamenti di tipo ambientale hanno consentito di caratterizzare le emissioni durante le fasi di trasporto su pista, movimentazione di materiale da cumulo e sistemazione di piste e piazzali.
La normativa tecnica per i biocombustibili: pellet, legna, bricchette, cippato
- Antonio Panvini
- Articoli/Atti convegno
Biomasse e biocombustibili: una sostanziale differenza per la qualità, correlazione tra ceneri e particolato primario, norme vigenti sui biocombustibili solidi per uso non industriale, principali grandezze utilizzate per definire i biocombustibili, novità normative dal 2014 UNI EN ISO 17225, DLgs n. 152/06 “Norme in campo ambientale” , norme vigenti – Il processo produttivo, sistema normativo (non elettrico), come sono elaborate le norme tecniche,
Analisi di combustione in motori stazionari
- TESTO SPA
- Articoli/Atti convegno
Parametri misurati nella cogenerazione e concentrazioni tipiche misurate per combustibile. Analisi dei gas di combustione, misure prima del catalizzatore / filtro particolato, misura a valle del catalizzatore, cause di alte concentrazioni NOx e misure per ridurne le emissioni.
La misura del particolato atmosferico con il metodo del laser scattering
- Giovanni Carminati
- Articoli/Atti convegno
La misura tradizionale delle polveri si effettua con il metodo gravimetrico, un metodo lento, che non consente di avere risultati in tempo reale e che non dice nulla sul numero e la dimensione delle particelle. Il Laser Scattering risolve questi problemi, assicurando la disponibilità immediata dei dati, completi di spettro granulometrico. Se è nota la densità del particolato, si ricava in modo semplice anche il peso, che può essere confrontato con la classica pesata, prevista dalle Normative
Tecnologie di rimozione del particolato prodotto dalle centrali termoelettriche
- Roberto Lauri
- Articoli/Atti convegno
Il parco termoelettrico italiano è costituito da un cospicuo numero di gruppi a vapore, che, come ben noto, sono caratterizzati da livelli di emissione di particolato sensibilmente superiori rispetto agli impianti a ciclo combinato. Il presente lavoro, quindi, analizza alcune caratteristiche dei filtri a maniche, considerati miglior tecnologia di riferimento nell'abbattimento delle polveri sottili.
Guida Efficienza
Energetica 2024
Settori Hot
Parole chiave Hot
Le news più lette
- E.ON Energia
Gli articoli più letti
- Riccardo Boarelli
- Dario Giacomello
Webinar più visti del mese
- Viessmann Srl
Settori Popolari
- Efficienza energetica industriale6213
- Rinnovabili5132
- Ambiente3032
- Energia3028
- Termotecnica industriale3012