La "carbon footprint" (impronta di carbonio) è una misura che esprime in CO2 equivalente il totale delle emissioni di gas ad effetto serra generate nel ciclo di vita di un prodotto/servizio: più basso è questo numero e più l'azienda può essere definita sostenibile. Intergen, con importanti referenze presso aziende alimentari italiane, può testimoniare quanto la riduzione di emissioni di gas serra conseguente all'adozione della cogenerazione possa aiutare nella riduzione della "carbon footprint", quindi nella sostenibilità ambientale dell'azienda.
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Intergen, leader nella realizzazione di soluzioni all'avanguardia per la generazione di energia elettrica e termica, progetta e assembla impianti chiavi in mano, in qualsiasi luogo del mondo. Grazie alla propria rete di accordi commerciali con importanti partner internazionali, Intergen garantisce un qualificato servizio post-vendita in grado di monitorare da remoto gli impianti e minimizzare il "lifecycle cost" dei clienti. Presente sul mercato con un'ampia offerta in grado di soddisfare esigenze su misura, l'azienda vanta referenze di fama mondiale in tutti i settori con processi industriali particolarmente energivori, quali: alimentare, chimico-farmaceutico, lavorazione della carta e packaging in plastica, ceramifici, infrastrutture di telecomunicazione, aziende ospedaliere.
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...Anche il distretto lucchese punta su Intergen: Intergen - divisione energia del Gruppo IML - specializzata nella progettazione e realizzazione di gruppi elettrogeni e impianti di cogenerazione a biogas e gas naturale, fa il pieno in Toscana con tre nuovi ordini per l’industria cartaria. Le commesse prevedono l’installazione di un impianto di cogenerazione da 1.560 kWe e due da 2.000 kWe ciascuno, tutti equipaggiati con motore MWM alimentato a gas metano. I tre progetti acquisiti sono situati nel comune di Villa Basilica (LU), nella valle del fiume della “Pescia di Collodi”, area di eccellenza del settore cartario.