Per lo scaldacqua a pompa di calore è necessario garantire delle efficaci forme di supporto alla domanda (detrazioni 55%, conto energia termico, certificati bianchi). Le regolamentazioni edilizie nazionali e locali non devono porre vincoli alla tecnologia (copertura f.e.r. troppo elevate, metodi di calcolo inadeguati, vincoli installativi…). Gli obiettivi regionali sulle f.e.r (Burden Sharing) devono concretizzarsi in iniziative a favore degli scaldacqua a pompa di calore.
Gabriele Di Prenda
- Gabriele Di Prenda
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Esiste la possibilità di conseguire risparmi consistenti anche con soluzioni ‘semplici’ e di facile installazione (es scaldacqua smart). Il meccanismo dei TEE potrebbe sicuramente contribuire alla loro diffusione garantendo così vantaggi all’utenza ed al sistema paese.
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L’Allegato 3 del Dlgs 28 sfavorisce le principali tecnologie per la produzione di acs promosse dalla UE (scaldacqua a pompa di calore e solare termico), rispetto ad altre tecnologie (biomasse, teleriscaldamento). l’Industria Italiana, leader in questo settore, ne risulta fortemente penalizzata. o I requisiti previsti dal l’Allegato 3 del Dlgs 28 in vigore dal 2014, potranno essere garantiti solo attraverso il ricorso ad edifici ed impianti costosi e complessi. L’utente finale pagherà di più. Nei lavori di revisione delle regolamentazioni sull’edilizia (Legge 90/2013.) è necessario sin dall’inizio coinvolgere gli operatori di tutta la filiera, al fine di garantire una legislazione equa (per l’industria e le utenze), efficace ed in linea con le indicazioni UE.