Il settore delle biomasse agro-forestali destinate alla produzione di energia termica è largamente competitivo con le fonti fossili sia nel raffronto dei costi dell’energia primaria, sia nelle emissioni di co2 equivalente. Le tecnologie di conversione energetica nella combustione delle biomasse hanno registrano una significativa evoluzione sia nell’aumento dei rendimenti sia nella riduzione del le polveri sottili. Gli strumenti di incentivo come il «conto termico» sono stati concepiti per promuovere la riconversione del vecchio parco di apparecchi a biomasse obsoleti, favorire la diffusione di apparecchi e impianti più efficienti e performanti nella riduzione delle emissioni, diffonderne la manutenzione come fattore di mantenimento dei requisiti.
Marino Berton
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È del tutto evidente l’oggettiva difficoltà di raggiungere al 2020 il 10% di biocarburanti sul totale dei carburanti utilizzati per il trasporto (obiettivo del pacchetto europeo clima-energia). A fronte di 33,4 milioni di t. previsti al consumo nel 2020 di carburanti fossili (come somma tra gasolio e benzina) , i biocarburanti attesi non supereranno i 2,4 milioni di t. I tanto discussi e annunciati biocarburanti di seconda generazione non sono ancora prodotti su larga scala, numerose attività di ricerca e progetti pilota sono in corso in Nord America, Europa, Brasile, Cina, India e Tailandia. Se agli oli vegetali provenienti dal Sud Est Asiatico utilizzati nei processi di esterificazione per la produzione di biodiesel fossero sostituiti oli prodotti dalle oleaginose europee, avremmo almeno ridotto l’importazione di proteine vegetali dall’Argentina.
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Dai laghi alle montagne il riscaldamento a biomasse legnose