- Premesse - Esempio di analisi attraverso la consultazione del data base degli APE della Regione Liguria: metodologia di analisi dei dati
Anna Magrini
- Anna Magrini, Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Università di Pavia; Ludovica Marenco, Roberta Gamba, IRE S.p.A. Infrastrutture Recupero Energia-Agenzia Regionale Ligure; Maria Monica Amore, Dipartimento Energia, Politecnico di Torino
- Articoli/Atti convegno
- Giovanni Murano
- Articoli/Atti convegno
Tra i dati in ingresso alla stima della prestazione energetica degli edifici vi è la trasmittanza termica degli elementi dell'involucro dell'intero fabbricato oggetto di valutazione. Indicata convenzionalmente con la lettera "U", la trasmittanza termica rappresenta forse il parametro da cui dipende maggiormente il fabbisogno di energia termica dell'edificio. Sebbene la formulazione matematica sia relativamente semplice da applicare, la trasmittanza termica può essere ricavata, in base alla disponibilità di dati, con diversi criteri. L'approccio generalmente utilizzato prevede l'applicazione della UNI EN ISO 6946 che trae i dati da inserire nella formula di riferimento direttamente dalla conoscenza della stratigrafia della struttura. La prima versione della UNI EN ISO 6946 risale al 1999. Tale applicazione deve essere supportata dalla disponibilità di informazioni tecniche e progettuali dell'elemento oggetto di valutazione (caratteristiche geometriche e termofisiche). Non sempre si hanno a disposizione tali informazioni così nel tempo sono nati vari approcci alternativi che possono essere adattati alle varie situazioni di verifica/progettuali.
- Francesca R. d'Ambrosio Alfano
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Il perseguimento della sostenibilità energetica non può prescindere dall'attenzione al benessere termico nell'ambiente interno. Questi due obiettivi non sempre si conciliano perfettamente, soprattutto quando nel processo di progettazione dell'edificio non vengono coinvolte contemporaneamente ed adeguatamente tutte le competenze necessarie.
- Anna Magrini
- Articoli/Atti convegno
La problematica della riduzione dei consumi energetici in edilizia sta ottenendo sempre più considerazione in relazione al parco edilizio esistente che offre possibilità di intervento interessanti per ottenere risultati globalmente significativi. La possibilità di valutare le prestazioni energetiche degli edifici mediante modelli di calcolo previsionali consente la conoscenza di parametri ottenuti imponendo condizioni al contorno standard per ottenere risultati oggettivi e confrontabili.
- Anna Magrini
- Articoli/Atti convegno
Prestazioni energetiche degli edifici residenziali esistenti e criteri di riqualificazione nel rispetto dei requisiti di benessere e sostenibilità ambientale. Le abitazioni costruite dopo la seconda guerra mondiale rappresentano il 68% del totale parco edilizio residenziale costruito fino al 2001. Buona parte di queste è stata progettata senza alcuna attenzione al contenimento dei consumi energetici.
- Anna Magrini
- Articoli/Atti convegno
Il ritardo con cui l'Italia ha varato le proprie linee-guida nazionali per il calcolo dell'efficienza energetica degli edifici ha comportato il recepimento diretto da parte di alcune singole Regioni Italiane della Direttiva 2002/91/CE. Pertanto non sono state seguite, almeno in questa fase iniziale, linee generali di impostazione delle metodologie e delle prescrizioni, provocando il rischio di una proliferazione di realtà frammentate.
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