Un nuovo Green Deal per l'Europa
Emissioni zero, competitività, inclusione: l'agenda di Legambiente per la prossima legislatura europea. 13 i pilastri su cui fondare il Nuovo Green Deal europeo e 16 priorità ambientali per un'Europa più verde, competitiva e inclusiva.
Le prossime elezioni del 6-9 giugno 2024, in Italia si voterà l'8 e il 9, saranno cruciali per il futuro europeo.
Ci troviamo a fronteggiare una triplice crisi climatica, economica e sociale, aggravata dalle guerre che sono tornate ad essere una drammatica realtà alle porte dell'Europa, e le istituzioni europee sono messe fortemente in discussione da una parte delle forze politiche in campo.
Quelle sovraniste hanno costruito tutta la loro campagna elettorale contro l'Europa e contro il Green Deal, lanciato dalla Commissione uscente presieduta da Ursula Von Der Leyen all'inizio del suo mandatoa fine 2019.
Un nuovo Green Deal per tutti i cittadini europei
Nella prossima legislatura europea è invece fondamentale che si affermi una solida maggioranza a sostegno di un 'Patto europeo per il futuro', motore di un Nuovo Green Deal in grado di coniugare ambiziose politiche ambientali, climatiche ed energetiche con quelle fondate sulla competitività industriale e sulla coesione sociale. È fondamentale far recuperare ai paesi europei il tempo perso sulla produzione di tecnologie pulite.
Nell'era dell'emergenza climatica, infatti, chi prima produrrà le soluzioni tecnologiche più innovative ai problemi del Pianeta, occuperà in anticipo i mercati internazionali. Rallentando il Green Deal lasceremo sempre più spazio alle tecnologie prodotte fuori dal Vecchio Continente, a partire dalla Cina.
Per questo la nostra associazione ha deciso di organizzare la sua 'campagna elettorale', promuovendo la partecipazione al voto di cittadine e cittadini e confrontandosi con i partiti e i loro candidati sull'importanza dell'Europa e del Green Deal, con iniziative organizzate in ogni regione italiana.
E lo facciamo a partire dalle nostre proposte "Un nuovo green deal per l'Europa": 13 i pilastri - clima-energia; economia circolare; piano d'azione Zero pollution; agricoltura; salute dei suoli; industria; trasporti e mobilità sostenibile; biodiversità, aree protette e foreste; investimenti per la Just Transition; tutela penale dell'ambiente; giustizia climatica; ricerca e innovazione; coinvolgimento e partecipazione dei cittadini - su cui dovrà fondarsi il Nuovo Green Deal europeo, e 16 le priorità ambientali su cui sarà importante lavorare nella prossima legislatura europea, anche per creare nuovi posti di lavoro e migliorare la vita dei cittadini europei.
Vogliamo un'economia europea libera da fonti fossili, circolare e a zero emissioni.
Vogliamo una casa comune europea accogliente e solidale per un futuro di pace e benessere.
Ci troviamo a fronteggiare una triplice crisi climatica, economica e sociale, aggravata dalle guerre che sono tornate ad essere una drammatica realtà alle porte dell'Europa, e le istituzioni europee sono messe fortemente in discussione da una parte delle forze politiche in campo.
Quelle sovraniste hanno costruito tutta la loro campagna elettorale contro l'Europa e contro il Green Deal, lanciato dalla Commissione uscente presieduta da Ursula Von Der Leyen all'inizio del suo mandatoa fine 2019.
Un nuovo Green Deal per tutti i cittadini europei
Nella prossima legislatura europea è invece fondamentale che si affermi una solida maggioranza a sostegno di un 'Patto europeo per il futuro', motore di un Nuovo Green Deal in grado di coniugare ambiziose politiche ambientali, climatiche ed energetiche con quelle fondate sulla competitività industriale e sulla coesione sociale. È fondamentale far recuperare ai paesi europei il tempo perso sulla produzione di tecnologie pulite.
Nell'era dell'emergenza climatica, infatti, chi prima produrrà le soluzioni tecnologiche più innovative ai problemi del Pianeta, occuperà in anticipo i mercati internazionali. Rallentando il Green Deal lasceremo sempre più spazio alle tecnologie prodotte fuori dal Vecchio Continente, a partire dalla Cina.
Per questo la nostra associazione ha deciso di organizzare la sua 'campagna elettorale', promuovendo la partecipazione al voto di cittadine e cittadini e confrontandosi con i partiti e i loro candidati sull'importanza dell'Europa e del Green Deal, con iniziative organizzate in ogni regione italiana.
E lo facciamo a partire dalle nostre proposte "Un nuovo green deal per l'Europa": 13 i pilastri - clima-energia; economia circolare; piano d'azione Zero pollution; agricoltura; salute dei suoli; industria; trasporti e mobilità sostenibile; biodiversità, aree protette e foreste; investimenti per la Just Transition; tutela penale dell'ambiente; giustizia climatica; ricerca e innovazione; coinvolgimento e partecipazione dei cittadini - su cui dovrà fondarsi il Nuovo Green Deal europeo, e 16 le priorità ambientali su cui sarà importante lavorare nella prossima legislatura europea, anche per creare nuovi posti di lavoro e migliorare la vita dei cittadini europei.
Vogliamo un'economia europea libera da fonti fossili, circolare e a zero emissioni.
Vogliamo una casa comune europea accogliente e solidale per un futuro di pace e benessere.
Settori: Ambiente, Analisi, abbattimento e Controllo emissioni, Cambiamento climatico, Energia, Inquinamento, Rinnovabili
Mercati: Aria e Gas, Inquinamento
Parole chiave: Green New Deal, Zero emissioni
- Pierangelo Andreini
- EEA European Environment Agency
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- Pierangelo Andreini