I pionieri delle tubazioni
I pionieri delle tubazioni. Intervista a Stefano Martelli, amministratore delegato di BRUGG Pipe Systems
Dario Tortora - BRUGG Pipe Systems
Stefano Martelli da pochi mesi è il nuovo amministratore delegato di BRUGG Pipe Systems, una società che dal 1991 commercializza in tutta Italia tubazioni preisolate rigide e flessibili in materiale plastico e in acciaio. Lo incontriamo in una soleggiata mattina autunnale all'interno del nuovo ufficio, posto nella nuova sede piacentina. Tra una telefonata in inglese con la casa madre, e un'email con un noto studio ingegneristico piemontese trova il tempo di raccontarci a tutto tondo la realtà aziendale e il comparto in cui opera.
Sig. Martelli quante novità concentrate in pochi mesi!
Esatto sono stati mesi molto impegnativi, di duro lavoro culminati con il trasloco nella nuova sede: ancora più grande e funzionale. Pronta per affrontare al meglio le sfide dei prossimi anni.
Ma entriamo subito nel vivo. Viene da pensare che dietro ai sistemi di tubazioni non possa esserci innovazione spinta, eppure BRUGG Pipe Systems presenta frequentemente nuovi prodotti e applicazioni. In tal senso è più importante la ricerca sui materiali e l'ingegnerizzazione oppure l'esplorazione di nuovi mercati?
Dal punto di vista aziendale sono importanti entrambe. È basilare conoscere i mercati in cui si opera e ampliare l'influenza su di essi e recepire i feedback dei clienti. E in base ad essi strutturare, diversificare i prodotti e studiare le esigenze che i vari attori richiedono. Vero che le tubazioni sono articoli della cosiddetta "old economy", ma grazie alle moderne tecnologie produttive vedono costantemente migliorare il livello di efficienza termica, di risparmio energetico e di sicurezza.
Nel settore industriale produciamo condotte specifiche, che evitano che determinate sostanze possano essere disperse nell'ambiente. Inoltre è un fatto che la nostra holding stia cercando di assecondare quei parametri contenuti nell'ESG (Environmental, Social, Governance), criteri usati nella valutazione della sostenibilità e dell'etica sociale di una azienda.
Il soddisfacimento di questi parametri, che molte aziende attualmente ignorano, assurgerà a valore guida fondamentale per essere scelti come azienda fornitrice. Anche i grandi attori istituzionale e gli investitori andranno sempre di più a verificare che le aziende siano ecosostenibili e rispettino questi parametri per andare poi a investire in queste società.
Quanto ritenete sia importante, per i vostri clienti, il fatto che vi poniate come partner in grado di fornire assistenza in fase di progetto e di installazione?
La nostra società tiene in alta considerazione sia la parte del progetto, sia del prodotto. Il progetto rappresenta il compendio naturale per diversificarci dalla concorrenza, grazie alla capacità del lavoro di squadra italiano e svizzero di dare supporto in questa fase. Mentre il personale italiano assicura un costante sostegno nel pre e postvendita.
Uno degli ambiti in cui operate è quello del trasporto di sostanze infiammabili e in questi anni si sta facendo molta ricerca sui carburanti alternativi. Pensate di aver bisogno di aggiornare i vostri prodotti per assecondare nuove esigenze tecnologiche, oppure avete impostato la progettazione in modo da essere "a prova di futuro"?
Innovarsi non guasta mai. Anzi è un obiettivo a cui tendere quotidianamente. Come BRUGG siamo stati dei precursori in quanto ormai 10 anni fa quando timidamente si iniziava a parlare di carburanti alternativi abbiamo introdotto materiali nella produzione delle nostre tubazioni che permettono la veicolazione di fluidi con nuove sostanze chimiche al loro interno.
Quindi innovazione non tanto nella tipologia del materiale da usare ma nei processi di produzione delle tubazioni. Nel settore industriale le nostre condotte sono adatte al trasporto sia di fluidi sia di gas criogenici anche a basse e bassissime temperature. Addirittura, alcune nostre soluzioni vengono impiegate per lo scarico di gas dalla nave gasiera agli impianti di distribuzione.
Come procede attualmente il settore?
I settori in cui operiamo sono principalmente due: il teleriscaldamento e l'industriale. Entrambi sono in espansione. Il primo settore è connotato da una esigenza di risparmiare energia e di innalzare l'efficientamento energetico. Si prevede quindi che il mercato delle pompe di calore a livello europeo abbia un incremento esponenziale.
Incremento che si rifletterà sull'uso di tubazioni flessibili preisolate. Il mercato industriale invece è talmente ampio che necessita opportune scelte operative. Noi da tempo ci stiamo focalizzando su determinati ambiti come le tubazioni capaci di condurre sostanze criogeniche o l'impiantistica legata al biogas e alle fonti rinnovabili.
Siamo anche abbastanza scettici sull'incremento di popolarità dell'idrogeno. Molti sostengono possa diventare un elemento imprescindibile nel medio futuro. Noi siamo dell'avviso opposto.
Qual è il vostro rapporto con gli operatori della filiera idrica?
Attualmente non rappresentano il nostro obiettivo principale. Però li teniamo costantemente informati sulle nostre attività e sull'evoluzione dei nostri prodotti tramite opportune attività di comunicazione.
Da anni si parla di gestione integrata dell'acqua e di liquidi in generale. Il mercato delle tubazioni può essere d'aiuto?
Tematica di stretta attualità. Purtroppo noi produttori di tubazioni siamo "osservatori" del sistema e non possiamo andare a sostituirci al decisore politico. Noi produttori facciamo di tutto per migliorare costantemente le tubazioni per farci trovare pronti per il giorno in cui la politica deciderà di intervenire.
Mi auguro che con il PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si possano attuare soluzioni per il miglioramento del settore. Anche la formazione delle maestranze è un tema importante da affrontare, cercando di vincere, con un piccolo sforzo, la naturale ritrosia ad abbracciare nuove pratiche e nuove procedure.
Anzi aggiungo che le maestranze italiane sono tra quelle con livelli più alti di professionalità nel panorama europeo. Auspico però che possano migliorare nella capacità di spiegare i plus di un prodotto, il valore che stanno dando installando una determinata tubazione al cliente finale. Spesso si parla solo del prezzo finale, e non della qualità intrinseca della soluzione installata.
In allegato, è possibile scaricare il pdf completo dell'intervista.
Esatto sono stati mesi molto impegnativi, di duro lavoro culminati con il trasloco nella nuova sede: ancora più grande e funzionale. Pronta per affrontare al meglio le sfide dei prossimi anni.
Ma entriamo subito nel vivo. Viene da pensare che dietro ai sistemi di tubazioni non possa esserci innovazione spinta, eppure BRUGG Pipe Systems presenta frequentemente nuovi prodotti e applicazioni. In tal senso è più importante la ricerca sui materiali e l'ingegnerizzazione oppure l'esplorazione di nuovi mercati?
Dal punto di vista aziendale sono importanti entrambe. È basilare conoscere i mercati in cui si opera e ampliare l'influenza su di essi e recepire i feedback dei clienti. E in base ad essi strutturare, diversificare i prodotti e studiare le esigenze che i vari attori richiedono. Vero che le tubazioni sono articoli della cosiddetta "old economy", ma grazie alle moderne tecnologie produttive vedono costantemente migliorare il livello di efficienza termica, di risparmio energetico e di sicurezza.
Nel settore industriale produciamo condotte specifiche, che evitano che determinate sostanze possano essere disperse nell'ambiente. Inoltre è un fatto che la nostra holding stia cercando di assecondare quei parametri contenuti nell'ESG (Environmental, Social, Governance), criteri usati nella valutazione della sostenibilità e dell'etica sociale di una azienda.
Il soddisfacimento di questi parametri, che molte aziende attualmente ignorano, assurgerà a valore guida fondamentale per essere scelti come azienda fornitrice. Anche i grandi attori istituzionale e gli investitori andranno sempre di più a verificare che le aziende siano ecosostenibili e rispettino questi parametri per andare poi a investire in queste società.
Quanto ritenete sia importante, per i vostri clienti, il fatto che vi poniate come partner in grado di fornire assistenza in fase di progetto e di installazione?
La nostra società tiene in alta considerazione sia la parte del progetto, sia del prodotto. Il progetto rappresenta il compendio naturale per diversificarci dalla concorrenza, grazie alla capacità del lavoro di squadra italiano e svizzero di dare supporto in questa fase. Mentre il personale italiano assicura un costante sostegno nel pre e postvendita.
Uno degli ambiti in cui operate è quello del trasporto di sostanze infiammabili e in questi anni si sta facendo molta ricerca sui carburanti alternativi. Pensate di aver bisogno di aggiornare i vostri prodotti per assecondare nuove esigenze tecnologiche, oppure avete impostato la progettazione in modo da essere "a prova di futuro"?
Innovarsi non guasta mai. Anzi è un obiettivo a cui tendere quotidianamente. Come BRUGG siamo stati dei precursori in quanto ormai 10 anni fa quando timidamente si iniziava a parlare di carburanti alternativi abbiamo introdotto materiali nella produzione delle nostre tubazioni che permettono la veicolazione di fluidi con nuove sostanze chimiche al loro interno.
Quindi innovazione non tanto nella tipologia del materiale da usare ma nei processi di produzione delle tubazioni. Nel settore industriale le nostre condotte sono adatte al trasporto sia di fluidi sia di gas criogenici anche a basse e bassissime temperature. Addirittura, alcune nostre soluzioni vengono impiegate per lo scarico di gas dalla nave gasiera agli impianti di distribuzione.
Come procede attualmente il settore?
I settori in cui operiamo sono principalmente due: il teleriscaldamento e l'industriale. Entrambi sono in espansione. Il primo settore è connotato da una esigenza di risparmiare energia e di innalzare l'efficientamento energetico. Si prevede quindi che il mercato delle pompe di calore a livello europeo abbia un incremento esponenziale.
Incremento che si rifletterà sull'uso di tubazioni flessibili preisolate. Il mercato industriale invece è talmente ampio che necessita opportune scelte operative. Noi da tempo ci stiamo focalizzando su determinati ambiti come le tubazioni capaci di condurre sostanze criogeniche o l'impiantistica legata al biogas e alle fonti rinnovabili.
Siamo anche abbastanza scettici sull'incremento di popolarità dell'idrogeno. Molti sostengono possa diventare un elemento imprescindibile nel medio futuro. Noi siamo dell'avviso opposto.
Qual è il vostro rapporto con gli operatori della filiera idrica?
Attualmente non rappresentano il nostro obiettivo principale. Però li teniamo costantemente informati sulle nostre attività e sull'evoluzione dei nostri prodotti tramite opportune attività di comunicazione.
Da anni si parla di gestione integrata dell'acqua e di liquidi in generale. Il mercato delle tubazioni può essere d'aiuto?
Tematica di stretta attualità. Purtroppo noi produttori di tubazioni siamo "osservatori" del sistema e non possiamo andare a sostituirci al decisore politico. Noi produttori facciamo di tutto per migliorare costantemente le tubazioni per farci trovare pronti per il giorno in cui la politica deciderà di intervenire.
Mi auguro che con il PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si possano attuare soluzioni per il miglioramento del settore. Anche la formazione delle maestranze è un tema importante da affrontare, cercando di vincere, con un piccolo sforzo, la naturale ritrosia ad abbracciare nuove pratiche e nuove procedure.
Anzi aggiungo che le maestranze italiane sono tra quelle con livelli più alti di professionalità nel panorama europeo. Auspico però che possano migliorare nella capacità di spiegare i plus di un prodotto, il valore che stanno dando installando una determinata tubazione al cliente finale. Spesso si parla solo del prezzo finale, e non della qualità intrinseca della soluzione installata.
In allegato, è possibile scaricare il pdf completo dell'intervista.
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Fonte: La Termotecnica ottobre 2023
Parole chiave: Termotecnica, Tubazioni
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