SEGUICI
MAC WELDING
IL NOSTRO PARTNER
PER LA SALDATURA
ULTIME NEWS
In tutte le situazioni di edifici prospicienti, nel rispetto delle distanze ed in coerenza con il contesto, l’utilizzo del verde urbano può divenire, se ben pianificato, un importante strumento di mitigazione degli spazi, trasformandosi in un vero e proprio arredo urbano integrato nell’ambiente circostante.
Il verde all'interno delle città infatti non svolge solo l’importantissima funzione ecologico-ambientale attenuando gli effetti delle costruzioni e regolando il microclima, ma ha anche una grande valenza estetica ed architettonica che impreziosisce gli angoli delle città e riduce i punti critici.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo.
In edilizia ci si imbatte spesso in problematiche legate alle distanze legali tra edifici e tra edifici e proprietà private. Si è portati a credere che la distanza minima dai confini sia approssimativamente quella prevista tra le costruzioni frontistanti. Invece è bene chiarire subito che questi due parametri urbanistici soggiacciono a norme diverse, per aree urbane distinte e, di conseguenza, le distanze delle costruzioni dai confini e quelle minime tra edifici fanno riferimento a misure differenti.
Gli edifici antistanti sono posti ad angolo retto in modo da non avere parti tra loro contrapposte, o posizionati con gli spigoli opposti tali da toccarsi se prolungati idealmente uno verso l'altro.
Gli edifici in posizione frontistante hanno le rispettive facciate che si fronteggiano almeno per un segmento, cosicché, supponendo di farle avanzare, in modo lineare e precisamente in linea ortogonale tra i diversi fronti, si incontrino almeno in quel segmento.
In tutte le situazioni di edifici prospicienti, nel rispetto delle distanze ed in coerenza con il contesto, l’utilizzo del verde urbano può divenire, se ben pianificato, un importante strumento di mitigazione degli spazi, trasformandosi in un vero e proprio arredo urbano integrato nell’ambiente circostante.
Il verde all'interno delle città infatti non svolge solo l’importantissima funzione ecologico-ambientale attenuando gli effetti delle costruzioni e regolando il microclima, ma ha anche una grande valenza estetica ed architettonica che impreziosisce gli angoli delle città e riduce i punti critici.
Per tale ragione vengono previsti da architetti paesaggisti punti verdi, ove possibile, tra edifici prospicienti nel rispetto dei parametri verdi stabiliti dalla giurisprudenza amministrativa e civile, per migliorare la qualità dello spazio disponibile e rafforzare la resilienza della comunità e promuovere stili di vita sostenibili.
Link propone, a completamento degli spazi verdi, i propri elementi di coronamento in ghisa sferoidale GJS 500-7 con rivestimento a base di vernice alchidica con screening per SVHC (sostanze altamente preoccupanti), in ottemperanza ai regolamenti REACH, effettuato semestralmente da SGS quali:
• GRIGLIA PER ALBERI IN GHISA SFEROIDALE - circolare e quadrata in ghisa. Installazione: A15 / Group 1;
• PLUVIALI - dritti e curvi con terminali a bicchiere. Rivestimento a base di vernice alchidica con screening per SVHC;
• CHIUSINI A RIEMPIMENTO con telaio in ghisa sferoidale GJS 500-7 normativa UNI EN124-1/2, gruppo 3, classe C250 (kN 250 = t. 25,49) Installazione: C250/Gruppo 3, EN124-1/2 o classi/gruppi inferiori;
• GRIGLIA CONCAVA e PIANE CON TELAIO “SMARTLOCK” - con telaio in ghisa sferoidale GJS 500-7 norme UNI EN124-1/2, Gruppo 3, classe C250 (kN 250 = t. 25,49). Predisposte, ad esclusione delle sole 700x700, per l'utilizzo di sifone. Tali articoli dispongono di un sistema di vincolo al telaio con cardini di rotazione, consentendo l’apertura e, all’occorrenza, l’eventuale asportazione delle griglie. Sono provviste inoltre di un sistema elastico di chiusura di sicurezza a scatto, che previene aperture accidentali pur consentendo regolari accessi per pulizia e manutenzione degli impianti di raccolta. Le nostre caditoie nella classe C250, nel rispetto del Decreto Del Ministero dei Lavori Pubblici, hanno feritoie dalla larghezza inferiore a mm. 20 per la sicurezza del traffico ciclistico e di carrozzine per disabili. La superfice drenante è stata sviluppata per essere ampiamente entro i requisiti di normativa, favorendo il normale deflusso delle acque.
Inoltre, gli interventi riguardanti il verde urbano, possono usufruire di bonus edilizi per la sistemazione a verde di aree scoperte private o condominiali di edifici esistenti e la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili che portino alla sistemazione a verde ex novo o al rinnovamento dell’esistente, comprese quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione dei lavori.
I bonus edilizi 2024, prevedono un’agevolazione del 36% per arredo verde urbano (sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, immobili, pertinenze e recinzioni, impianti di irrigazione e pozzi tra cui quelli di raccolta dell’acqua piovana, più coperture a verde di giardini pensili) di cui all'art.1 comma 12 e segg. legge 205/2017. La spesa massima agevolabile non può superare un determinato tetto di spesa per unità e, se la sistemazione a verde riguarda le parti comuni di edifici, la detrazione è calcolata su una determinata spesa massima per ogni unità immobiliare; dati da verificare con il progettista.
È sempre più evidente come i processi di urbanizzazione riducano sensibilmente la capacità di infiltrazione del terreno cittadino durante gli eventi piovosi. Ne consegue inevitabilmente la migrazione di diverse sostanze dal luogo in cui si sono depositate, all’ingresso nel sistema di drenaggio: fenomeno noto come wash off.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo
Nel corso degli anni è risultato sempre più evidente come i processi di urbanizzazione riducano sensibilmente la capacità di infiltrazione del terreno, portando, nei periodi di tempo secco, ad un maggiore trasporto di sedimenti e, durante gli eventi piovosi, ad ampi volumi delle acque di dilavamento. Per tale ragione vengono previste opere idrauliche deputate alla raccolta ed al convoglio delle acque all’interno dei collettori stradali.
Il deflusso superficiale dei territori urbani conduce all’inevitabile spostamento delle sostanze dal luogo in cui si sono depositate all’ingresso nel sistema di drenaggio: fenomeno noto come washoff, quale primo dilavamento che rimuove le sostanze dalle superfici sedimentate portando con sé solidi sospesi e batteri.
Vi sono diversi studi che considerano la biodegradabilità delle sostanze rilevate nel washoff, le cui misurazioni dipendono dalle caratteristiche della superficie e dal tempo di permanenza dello strato sedimentato. L’analisi sistematica dei dati rilevati dal build-up, quale periodo di accumulo di inquinanti su una data superficie, per un tempo varabile dopo un washoff, è oggetto di una specifica letteratura di settore. Durante il build-up si registra una crescita delle particelle di inquinante che si accumulano sul suolo dovute all'erosione delle superfici, al traffico urbano e all’accumulo di rifiuti urbani; sostanze che tendono a depositarsi sulla superfice di griglie e nei pozzetti, compromettendone l’efficienza.
Per agevolare il deflusso stradale, vengono progettate canaline di scolo, pozzetti, casseformi in corrispondenza delle linee di impluvio del terreno ai bordi delle strade, su marciapiedi, nei parcheggi, nei bordi dei giardini o in molte altre soluzioni, coperti da griglie per agevolare la comune viabilità.
Link sviluppa un’ampia gamma di griglie zincate per prodotti elettrosaldati, stampati e pressati in differenti tipologie di maglia, altezza e spessore delle barre, lunghezza e larghezza del telaio, a copertura di tali manufatti di controllo idraulico, quali:
• GRIGLIA PER CANALETTA
LGZ-5020/5040 (maglia 33x33mm in altezze 20mm e 25mm)
LGZ-5120/5140 (maglia 33x11mm in altezze 20mm e 25mm maglia anti-tacco)
Le canalette vengono impiegate nell’ edilizia urbana per il deflusso delle acque stradali, pedonali e dei giardini. Inoltre possono essere impiegate in ambito industriale per garantire il lavaggio e la pulizia delle pavimentazioni. Disponibili in maglia 33x33 ed anti-tacco 33x11 cm in acciaio S235JR (UNI EN 10025-1:2005 + UNI EN 10025-2:2005) zincato a caldo UNI EN ISO 1461:2009 + UNI EN ISO 14713-2:2010
• GRIGLIA CON TELAIO
LGZ-H100 / 140 maglia (maglia 33x33mm in altezze 20mm e 25mm)
LGZ-H400 / 417 maglia (maglia 33x11mm in altezze 20mm e 25mm maglia anti-tacco)
Particolarmente idonee all’impiego in aree urbane, garantiscono il raccoglimento di acqua drenata dalla superficie di edifici, strutture o dal suolo.
In acciaio S235JR (UNI EN 10025-1:2005 + UNI EN 10025-2:2005) zincato a caldo UNI EN ISO 1461:2009 + UNI EN ISO 14713-2:2010; bordata a 'C' sui 2 lati di appoggio.
GRIGLIA QUADRATA: un'aletta per lato. 4 alette per telaio.
GRIGLIA RETTANGOLARE: due alette per lato lungo 1 m. 4 alette per telaio.
6 alette solo su griglie da 300x1000 mm a 600x1000 mm (2 alette su lati lunghi e 1 aletta su lati corti).
Per effetto del build-up è necessaria una periodica manutenzione dei grigliati rimuovendo i corpi solidi che riducono la portata effettiva del sistema drenate, evitando cattivi odori e la formazione del gas radon, riducendo l’aggressione biochimica e la conseguente corrosione che ne comprometterebbe l’efficienza, favorendo l’allagamento stradale.
La manutenzione alla base della corretta gestione delle acque reflue urbane è una prima barriera per la salvaguardia dell’ambiente e, più in generale, per la qualità della vita nei territori urbanizzati e prerogativa per una corretta crescita del territorio urbano.
Alla domanda come possiamo ridurre il consumo energetico e favorire il confort ambientale contenendo i costi di applicazione nei pavimenti freddi, la risposta è semplice: PAROC© CGL poiché migliora l’efficienza energetica dell’ambiente, ridurre significativamente l’energia necessaria per il riscaldamento e il raffreddamento, riduce i rumori indesiderati e mantiene la temperatura ambiente al livello desiderato in una sola applicazione.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo
Vengono definiti “pavimenti freddi” quelle superfici di calpestio rivolti verso un ambiente esterno, o comunicanti con ambienti non riscaldati (come solai e cantine) o in prossimità del terreno. Sono luoghi di ingenti dispersioni termiche e possono avere criticità in tema di condensa superficiale, avendo pertanto un elevato potenziale per la riqualificazione energetica.
Spesso, però la rimozione dei pavimenti esistenti, il rifacimento del massetto, l’installazione di materiale isolante e la posa di nuova pavimentazione disincentivano i lavori di efficientamento dati i costi ed i tempi dell’intervento.
Per ovviare a lavori invasivi e costosi è possibile applicare doghe isolanti sotto il pavimento freddo applicate mediante incollaggio al soffitto sottostante di garage o cantine.
Paroc ha sviluppato un prodotto specifico per l’isolamento a soffitto di cantine e garage, sfruttando le eccellenti proprietà termo-acustiche e di resistenza al fuoco della lana di roccia.
Si tratta di una doga in lana di roccia biosolubile prefinita sulla superficie a vista, con bordi smussati a 45°, predisposta all’incollaggio con collanti cementizi su superfici piane, senza l’ausilio di fissaggi meccanici.
Accostando le doghe a giunti sfalsati si viene a creare un soffitto la cui superficie può essere finita con vernice a spruzzo o a pennello oppure lasciata a vista.
Applicando la doga PAROC© CGL si ottengono molteplici benefici:
• riqualifica energetica dell’edificio;
• incrementa la protezione dal fuoco – REI 240 con 50mm di spessore;
• incrementa l’isolamento termico – lamda 0,037W/mK;
• riduce il rumore;
• costituisce una superficie piana e finita di soffitto, con valenza estetica;
• ridotte fasi di lavorazione e limitati scarti da smaltire in cantiere.
PAROC© CGL è un sistema prefinito, indicato per l’isolamento a soffitto di cantine e garage, semplice da applicare accostando le doghe a giunti sfalsati formando un soffitto la cui superficie può essere finita con vernice a spruzzo o a pennello oppure lasciata a vista.
Pertanto, alla domanda come possiamo ridurre il consumo energetico e favorire il confort ambientale contenendo i costi di applicazione nei pavimenti freddi, la risposta è semplice: PAROC© CGL poiché migliora l’efficienza energetica dell’ambiente, ridurre significativamente l’energia necessaria per il riscaldamento e il raffreddamento, riduce i rumori indesiderati e mantiene la temperatura ambiente al livello desiderato in una sola applicazione.
Tra gli elementi che compongono il sistema di drenaggio urbano vi sono i dispositivi di coronamento e di chiusura. La norma UNI EN 124:2015 definisce:
• dispositivo di coronamento la parte superiore di un pozzetto di raccolta composta da un telaio e griglia con o senza coperchio;
• dispositivo di chiusura la parte superiore di un pozzetto di ispezione o camera d’ispezione composta da un telaio ed un coperchio e/o griglia.
Nel caso di specie, i dispositivi di coronamento svolgono il fondamentale ruolo di collegamento tra la sede stradale e le canalizzazioni fognarie, intercettando le acque meteoriche che scorrono in superficie, ma anche quello di chiudere pozzetti a servizio delle linee elettriche, telefoniche ed impiantistiche.
Sulla base del loro comportamento idraulico, le griglie e le caditoie sono pensate per interferire significativamente con il regime di ruscellamento delle acque piovane, contrastare l’erosione stradale e evitare l’acquaplaning dinamico e viscoso legato allo spessore del velo idrico in carreggiata.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo
Tra gli elementi che compongono il sistema di drenaggio urbano vi sono i dispositivi di coronamento e di chiusura. La norma UNI EN 124:2015 definisce:
• dispositivo di coronamento la parte superiore di un pozzetto di raccolta composta da un telaio e griglia con o senza coperchio;
• dispositivo di chiusura la parte superiore di un pozzetto di ispezione o camera d’ispezione composta da un telaio ed un coperchio e/o griglia.
Nel caso di specie, i dispositivi di coronamento svolgono il fondamentale ruolo di collegamento tra la sede stradale e le canalizzazioni fognarie, intercettando le acque meteoriche che scorrono in superficie, ma anche quello di chiudere pozzetti a servizio delle linee elettriche, telefoniche ed impiantistiche.
Sulla base del loro comportamento idraulico, le griglie e le caditoie sono costituite da una luce d’intercettamento, da un pozzetto sottostante e da una condotta trasversale alla strada che le collega al più vicino canale di fognatura. Infatti, l’inserimento di una griglia in una strada viene pensato per interferire significativamente con il regime di ruscellamento delle acque piovane, contrastare l’erosione stradale e evitare l’acquaplaning dinamico e viscoso legato allo spessore del velo idrico in carreggiata. Per tale ragione le griglie vengono solitamente posizionate in corrispondenza delle linee di impluvio del terreno, quale tratto in cui si convogliano le acque meteoriche scorrenti. Tale linea è costituita dai punti più depressi del manto stradale e coincide con la direttrice del ruscellamento.
Pertanto, prima di procedere alla scelta della griglia è necessario fare alcune valutazioni che riguardano la dimensione, il tipo di traffico, la possibilità di ispezionarla, la classe di portata e la superfice di deflusso della stessa.
Infatti, la scelta tra una griglia concava ed una piana va fatta in base alla natura dei terreni di posa, dei sovraccarichi e della portata d’acqua che deve essere smaltita, e deve necessariamente rispettare le disposizioni normative che prevedono tipologia e campo di applicazione in base alla Classe di Portata.
Inoltre deve essere valutato il dimensionamento della griglia necessario per determinare quanti elementi servano, dove vadano posizionati e quale luce d’intercettamento è più appropriata.
Per ottenere questi risultati si deve procedere con il calcolo delle portate di pioggia attraverso una formula utilizzata per calcolare la velocità di un fluido a pelo libero in condizioni di moto uniforme (formula di Chézy) che definisce il valore della portata per singola area, dato che va poi moltiplicato per l’intera superfice.
Le griglie piane e concave Link sono in ghisa sferoidale, certificate in accordo alle Norme EN124-1:2015 e EN124-2:2015 per le seguenti classi di portata (Gruppo 3 -Classe C250- Bordo strada e Gruppo 4 -Classe D400- Carreggiate di strade , comprese le vie pedonali, banchine transitabili e aree di sosta, per tutti i tipi di veicoli stradali). Sono dotate del sistema SMARTLOCK quale supporto elastico di chiusura di sicurezza a scatto, che previene aperture accidentali pur consentendo regolari accessi per pulizia e manutenzione.
Come indicato dalla norma UNI EN 124:2015, l’installazione dei dispositivi di coronamento e di chiusura comporta diversi aspetti da considerare e rispettare, ed è pertanto necessario che a tutti i livelli si possiedano le necessarie capacità ed esperienze per la selezione, la posa, l’ispezione ed eventuali interventi sul dispositivo, per garantire il perfetto funzionamento del sistema.
Sede Amministrativa: Ponte Morosini, 49 Marina Porto Antico 16126 Genova
ITALIA
Tel. +39 010 2546.901 – Fax +39 010 2546.999 –
Sede Logistica: Strada della Guasca, Zona Industriale D5 15122 Spinetta Marengo ITALIA
Tel. +39 0131 216.556 – Fax +39 0131 611.447
Cookie Policy