Texpack è azienda leader nella produzione di trecce, nastri, filotti, tessuti, calze per isolamento termico ad uso dinamico, per pompe e valvole. Produce e commercializza, guarnizioni industriali di differente tipologia e misura, per offrire una gamma completa di sistemi di tenuta e prodotti per alte temperature, cui si aggiunge una linea di prodotti per la manutenzione di caminetti e stufe dedicata al mercato consumer. In particolare TEXPACK fornisce una vasta gamma di prodotti ideali per il settore dell'oleodinamica.
Biomasse + Chimica, Petrolchimica, Plastica
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L'analizzatore MRU NOVAplus rappresenta una soluzione all'avanguardia per tutte le esigenze di controllo della combustione su impianti industriali, alimentati sia da combustibili tradizionali che da fonti rinnovabili quali biomasse, biogas e syngas. Lo strumento è composto da due parti, unità di analisi e controllo remoto, che tramite sistema Bluetooth permette di operare fino a 100 metri in campo aperto, fondamentale per vedere i dati in tempo reale quando l'analizzatore si trova a distanza dal quadro di regolazione.
Dal 1984 MRU è sinonimo di qualità ed innovazione, con uno sguardo sempre attento ai progressi tecnologici ed alle nuove richieste del mercato. La transizione energetica, con la spinta verso l'uso di energie alternative e rinnovabili, ha coinvolto direttamente anche il settore dell'analisi dei gas, portando MRU a sviluppare prodotti specifici per applicazioni su biomasse, biogas e biometano.
Nei grandi impianti industriali è da sempre fondamentale poter assicurare un livello di sicurezza laddove si possano sviluppare atmosfere potenzialmente esplosive dovute a gas o polveri: raffinerie, impianti di biomassa, segherie industriali. Una corretta ventilazione è perciò necessaria per la salvaguardia delle persone e degli impianti. I nostri prodotti, costruiti in conformità alla Normativa EN14986 e alla Direttiva 2014/34/UE, possono coprire una vasta gamma di applicazioni.
- GAS RECOVERY System - Tecnologie di compressione - Compressore lubrificato - Compressore non lubrificato - Compressore OIL FREE - Esperienze nel BioMetano e CO2 - Realizzazioni
- Nuove prospettive per la produzione di H2green - Ossi-gassificazione con CO2 - Metanizzatore - Ossi-gassificazione con vapore - Dal syngas all'idrogeno con un idrogenizzatore - La ossi-gassificazione di biomasse con vapore ad integrazione degli impianti di produzione idrogeno da elettrolisi - Gassificazione catalitica/autocatalitica
ENEA ha realizzato un prototipo di braciere in materiale ceramico per stufe a pellet, in grado di ottimizzare il processo di combustione per la produzione di calore e ridurre le emissioni inquinanti. A metterlo a punto con stampa 3D, il Laboratorio di Tecnologie dei Materiali Faenza nell'ambito del programma di Proof of Concept (PoC) promosso dall'Agenzia per incrementare il trasferimento di tecnologie innovative alle imprese e ridurre il divario tra i risultati della ricerca e il loro potenziale utilizzo/commercializzazione.
Da quasi due decenni le giornate mcTER si sono imposte come eventi di riferimento per gli operatori alla ricerca di tecnologie e soluzioni per l'efficienza energetica, spaziando dalle applicazioni di cogenerazione alle biomasse, dal biogas/biometano fino alle più recenti (e sempre affollate) giornate rivolte al tema dell'idrogeno. Questo senza contare gli appuntamenti verticali sempre a tema "efficienza" ma declinati su specifici settori industriali, dall'alimentare alle cartiere, dal navale al farmaceutico.
ETG Risorse e Tecnologia, grazie all'esperienza accumulata in quasi 30 anni di analisi gas, e grazie alle numerose collaborazioni in essere con aziende leader del settore e università di tutta Europa ed in tutto il mondo, è in grado di fornire le soluzioni adatte per ogni impianto di produzione, trattamento e stoccaggio di biogas, biometano e syngas, e non solo.
DM Incentivi biometano e il contesto di riferimento. Condizioni di accesso agli incentivi Incentivi e tariffe Interventi di economia circolare Le tempistiche
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Sistemi SME/CEMs e SAE per le emissioni industriali - Sistemi chiavi in mano per garantire il rispetto delle normative: . termovalorizzatori; . Combustion; . Power plant; . Biomasse; . Industria del vetro; . Cementificio; . Cartiere; . DeNOx (SNCR, SCR); . Metallurgia, acciaio, petrolchimico, industrie chimiche, legno... - Misure del flue gas & particolato nei gas da processo.
L'ultima guida in partnership con mcTER
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L'analizzatore MRU NOVAplus rappresenta una soluzione all'avanguardia per tutte le esigenze di controllo della combustione su impianti industriali, alimentati sia da combustibili tradizionali che da fonti rinnovabili quali biomasse, biogas e syngas.
Una caldaia a legna o pellet di ultima generazione abbatte fino a 8 volte le emissioni nell'aria. Oggi è possibile sfruttare diverse agevolazioni: dal Conto Termico al Bonus Casa, al Superbonus 110%. Quando si abita in una zona dove non è presente la rete del gas metano, per riscaldare la propria casa e produrre acqua calda sanitaria esistono due possibilità: utilizzare caldaie a combustibili fossili immagazzinabili in cisterne e depositi (gasolio, Gpl), oppure utilizzare caldaie a legna o pellet. La seconda strada è senz'altro quella migliore, sia dal punto di vista economico che ambientale. Bisogna però utilizzare impianti di ultima generazione, più efficienti e a basse emissioni, che proprio per questi motivi godono degli incentivi statali come Superbonus 110%, Bonus Casa e Conto Termico, come spieghiamo più avanti. La scelta di un impianto di riscaldamento a legna o pellet può essere valutata anche in un'abitazione dove è presente la rete del gas metano, se si desidera affiancare il sistema di riscaldamento tradizionale con una fonte rinnovabile, ottenendo anche un importante risparmio in bolletta. Ricordiamo che l'installazione di una caldaia a legna o a pellet non è particolarmente invasiva, perché l'impianto può funzionare con i termosifoni esistenti, senza dover fare interventi negli appartamenti (ad esempio, per installare un impianto di riscaldamento a pavimento o a bassa temperatura quasi necessario con le pompe di calore). Biomassa legnosa, una fonte "carbon neutral" La biomassa solida legnosa, in versione pellet o pezzi di legna, è classificata come una fonte rinnovabile perché è disponibile liberamente in natura in grandi quantità. L'apporto di CO2 in atmosfera è considerato "neutro", perché la biomassa legnosa, quando brucia, restituisce all'ambiente la CO2 che ha accumulato durante la propria crescita. Questo fatto non determina alcun impatto sul riscaldamento globale dovuto alle crescenti emissioni di CO2. La biomassa legnosa, però, non è esente da altre emissioni, dovute soprattutto ad apparecchi vetusti e inefficienti. Basti pensare che il 70% degli apparecchi a biomassa installati in Italia, circa 6,3 milioni, ha più di 10 anni! (Fonte AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali). Basterebbe sostituire gli apparecchi inquinanti per ottenere enormi risultati sull'ambiente e gli incentivi esistenti hanno proprio questo scopo. Generatori a biomassa legnosa e classificazione in Stelle Dal punto di vista delle emissioni e del rendimento, la qualità dei generatori di calore a biomassa legnosa viene valutata con una classificazione in Stelle, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 186 del 07/11/2017: maggiore è il numero di Stelle, più basse sono le emissioni e più alto è il rendimento. Le emissioni dei nuovi generatori a biomassa legnosa, con un numero di Stelle pari a 4 o 5, sono fino a 8 volte inferiori rispetto agli impianti di vecchia generazione (per sapere di più sulla classificazione delle caldaie a biomassa legnosa leggi anche "Come scegliere un impianto a biomassa ecosostenibile"). La scelta del numero di Stelle non è un semplice "vezzo" di chi è attento alla sostenibilità: in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, dal 1° gennaio 2020 è vietato installare generatori a biomassa con classe inferiore a 4 stelle. Bisogna sottolineare che anche la qualità del combustibile influisce fortemente sull'efficienza dell'impianto e sulle emis
Ecco le caratteristiche e i vantaggi delle caldaie a biomassa per il riscaldamento industriale. Conoscere il tipo di combustibile è fondamentale per la corretta progettazione dell'impianto. I generatori di calore alimentati a biomassa sono scelti per il riscaldamento industriale soprattutto per la loro convenienza economica e per le "economie di scala" che sono in grado di apportare in molti contesti, per esempio dove si possono utilizzare gli scarti delle lavorazioni industriali (per sapere di più leggi anche Quando è davvero conveniente installare una caldaia a biomassa). Gli impianti a biomassa sono indicati per nuove centrali termiche o per riqualificazioni, in sostituzione di vecchi generatori a combustibili fossili, per la produzione di acqua calda a servizio di industrie o per reti di teleriscaldamento. Quali sono le caratteristiche della biomassa legnosa? La biomassa legnosa a fini energetici si distingue in due categorie principali: biomasse di origine forestale, ottenute dalla gestione e manutenzione delle aree boschive, e biomasse derivanti da scarti di lavorazione dell'industria del legno. La classificazione qualitativa dei biocombustibili solidi costituiti da materiale naturale e trattato (tra cui le biomasse legnose) è definita a livello europeo dalla norma EN ISO 17225, che riporta una classificazione basata su provenienza, forma (pellet, cippato, bricchette, ecc) e proprietà (contenuto idrico, contenuto di ceneri, ecc). Questa metodologia consente di definire in maniera inequivocabile le caratteristiche del prodotto, agevolando la stesura di contratti di fornitura del combustibile e definendo, sin dalla fase di progettazione, le caratteristiche del combustibile che sarà utilizzato. Riportiamo di seguito le caratteristiche più significative della biomassa legnosa: - Denominazione e origine: pellet o cippato derivante da piante intere, legno da esbosco, residui da taglio, residui della lavorazione del legno (non trattati chimicamente); - Pezzatura (P) secondo ISO 17827-1: da P16S a P300; - Contenuto idrico (M) del combustibile: da 10% al 60% (massa acqua/massa totale legno umido); Contenuto di cenere (A) del combustibile: da 1% fino a un massimo del 10%. La qualità di pellet e cippato Nelle caldaie a biomassa industriale sono utilizzati prevalentemente pellet e cippato. Il pellet, in particolare, si caratterizza per un basso contenuti idrico (meno del 10%) e per un potere calorifico molto alto (? 4,6 kWh/kg). Il cippato, invece, è caratterizzato da un potere calorifero che varia in funzione dell'umidità: la qualità migliore (A1+) ha un valore M inferire al 10% e un potere calorifico > 4,3 kWh/kg, mentre il meno pregiato cippato B1-B2 ha un contenuto idrico che può arrivare al 60% e un potere calorifico inferiore. I prezzi della biomassa legnosa dipendono ovviamente dalla sua qualità. Con riferimento a gennaio 2021, il bollettino dell'Aiel (Associazione Italiana Energie Agroforestali) riporta 66 euro/MWh per il pellet A1 ENPlus di prima qualità, 36 euro/MWh per il cippato A1 (M 35) e 25 euro/MWh per il cippato B1 (M 50). Un confronto con le quotazioni del gasolio da riscaldamento e del gas naturale nello stesso periodo (rispettivamente pari a 116 e 71 euro/MWh) fa comprendere il risparmio economico che si può conseguire utilizzando caldaie a biomassa.
IBT Group dal 2001 è Partner esclusivo per il mercato italiano di Capstone Turbine, leader nei sistemi energetici con turbine a gas e biogas. Le turbine Capstone si avvalgono dell'esclusiva tecnologia oil-free brevettata, ovvero l'assenza di olio lubrificante e liquidi refrigeranti grazie a degli speciali cuscinetti ad aria che sostengono l'albero della turbina in rotazione senza contatto meccanico. Questo da la possibilità di modulare l'energia elettrica e termica in base all'effettiva necessità dell'impianto, aspetto fondamentale per massimizzare l'efficienza energetica di un impianto co-generativo a biogas da depurazione; ma implica manutenzioni molto più contenute ed una riduzione dei consumi energetici di oltre l'80%!
L'analizzatore MRU OPTIMA7 è una soluzione innovativa, flessibile e completamente personalizzabile. Lo strumento infatti può essere configurato da 2 a 7 sensori, sia per il controllo della combustione (per bruciatori, motori e turbine) sia in versione dedicata per l'analisi del biogas (in discarica o su impianti di digestione anaerobica). Sfruttando tutti e 7 i sensori è possibile ottenere inoltre una versione mista, per analizzare sia il biogas che la combustione con un unico strumento, ideale per controllare la situazione a monte ed a valle di un motore di cogenerazione alimentato a biogas. L'efficiente sistema di trattamento del campione, con trappola per la condensa e filtro per le polveri, blocca all'esterno acqua e sporco, garantendo una protezione ottimale anche negli utilizzi più gravosi.
La biomassa, definita come qualsiasi materiale organico degradabile (scarti agricoli, coltivazioni dedicate, rifiuti organici etc.) è tra le fonti rinnovabili la più versatile, ricopre un ruolo chiave nella transizione ecologica dell'economia in quanto è in linea con un modello di "economia circolare" basato sul recupero dei prodotti di scarto e dei rifiuti ed il loro reintegro nel ciclo produttivo. In aggiunta agli impieghi tradizionali che ne privilegiano l'utilizzo per la produzione di energia termica ed elettrica, la biomassa può essere impiegata per la produzione di biocarburanti di diverso tipo e come fonte di prodotti chimici green in sostituzione di intermedi fossili. In Italia, tra il 2005 e il 2018, la produzione di energia da fonti rinnovabili è raddoppiata, passando da 10,7 a 21,6 Mtep e coprendo circa il 17,8% del Consumo finale Lordo Nazionale.
Sistemi SME/CEMs e SAE per le emissioni industriali - Sistemi chiavi in mano per garantire il rispetto delle normative: . termovalorizzatori; . Combustion; . Power plant; . Biomasse; . Industria del vetro; . Cementificio; . Cartiere; . DeNOx (SNCR, SCR); . Metallurgia, acciaio, petrolchimico, industrie chimiche, legno... - Misure del flue gas & particolato nei gas da processo.
L'analizzatore MRU NOVAplus rappresenta una soluzione all'avanguardia per tutte le esigenze di controllo della combustione su impianti industriali, alimentati sia da combustibili tradizionali che da fonti rinnovabili quali biomasse, biogas e syngas. Lo strumento è composto da due parti, unità di analisi e controllo remoto, che tramite sistema Bluetooth permette di operare fino a 100 metri in campo aperto, fondamentale per vedere i dati in tempo reale quando l'analizzatore si trova a distanza dal quadro di regolazione.
L'analizzatore MRU NOVAplus rappresenta una soluzione all'avanguardia per tutte le esigenze di controllo della combustione su impianti industriali, alimentati sia da combustibili tradizionali che da fonti rinnovabili quali biomasse, biogas e syngas.
L'analizzatore MRU OPTIMA7 è una soluzione innovativa, flessibile e completamente personalizzabile. Lo strumento infatti può essere configurato da 2 a 7 sensori, sia per il controllo della combustione (per bruciatori, motori e turbine) sia in versione dedicata per l'analisi del biogas (in discarica o su impianti di digestione anaerobica). Sfruttando tutti e 7 i sensori è possibile ottenere inoltre una versione mista, per analizzare sia il biogas che la combustione con un unico strumento, ideale per controllare la situazione a monte ed a valle di un motore di cogenerazione alimentato a biogas.