Energivori

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Articoli e news su Energivori

ZIEHL-ABEGG ITALIA

Raffreddamento di motori alimentati a biometano: occhio ai ventilatori!

Gli impianti a biometano sono già un modello virtuoso di produzione di energia rispetto ad altri sistemi più energivori oltre che inquinanti. Ma in ottica "Energy Efficiency First" ci si aspetta da questo comparto un ulteriore sforzo.

Lorenza Villonio

Come rispondere al caro energia?

- Costi Energia elettrica nell'Industria - Costi Gas nell'Industria - Sensibilità al costo dell'energia - Un tool gratuito per scoprire le opportunità di risparmio ed efficientamento. ABB Ability TM Energy Manager - Start Matching

Marcello Arienti

Transizione energetica, realtà energivore e impianti tradizionali

I siti energivori sono sistemi complessi: Impianti esistenti, Prelievo da rete, Autoproduzione, Previsioni prezzi dei prossimi anni, Nuovi impianti, Efficienza energetica, Priorità di funzionamento, Variabilità prezzi commodities, Variazioni oneri di sistema. Approccio Getec a un caso di studio reale nell'industria alimentare.

Massimo Gardella

Soluzioni e modelli di business per l'industria energivora

L'outsourcing: un modello di business innovativo per un approccio integrato. Le azioni di mitigazione climatica sul consumo gas ad oggi applicabili. Soluzioni e modelli di business per l'industria energivora

Cogliati Andrea

Industria cella carta: energia, sostenibilità, efficienza

- L'outsourcing di Getec: un modello di business innovativo per un approccio integrato - Il modello di business di Getec - Il nostro impatto nel futuro: fare la differenza per le generazioni a venire - Soluzioni per l'industria energivora - Soluzioni climate-neutrale per l'industria - Tecnologie green per la fornitura di calore - Migliori pratiche di green steam nell'industria della carta

Mouser
Cogliati Andrea

Soluzioni per industria energivora e tecnologie green fornitura calore

- L'outsourcing di Getec: un modello di business innovativo per un approccio integrato - Soluzioni ed interventi applicabili al sistema portuale nell'ambito della transizione energetica - Case history

Eiom

La transizione energetica nei settori energivori: sfide e opportunità

Editoriale a cura di Mattia Merlini del CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente Nella transizione energetica del nostro Paese giocheranno un ruolo importante settori magari meno conosciuti, ma dalla grande incidenza in termini di consumo energetico. Il periodo impegnativo che ci troviamo ad affrontare porta con sé, oltre alla necessità di rivedere i numeri assoluti relativi alla produzione, anche la sfida legata alla realizzazione degli opportuni efficientamenti dei sistemi e dei processi, con ricadute positive sul Paese.

Beko Technologies

L'aria compressa nell'industria alimentare: un mezzo di produzione importante, ma altamente energivoro

L'aria compressa è un mezzo di produzione diffuso nell'industria alimentare, spesso con requisiti di qualità elevati e costi energetici notevoli: i consumi elettrici, infatti, incidono fino all'80% sulle spese totali di un impianto d'aria compressa. Ma con adeguati interventi di efficientamento, è possibile ridurre i consumi anche del 30%.

CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

L'efficientamento del settore Pharma&Chemical: analisi, suggerimenti e opportunità tecnologiche

La farmaceutica è una delle specializzazioni del Made in Italy, tra i comparti industriali più dinamici e importanti, oltre che tra i più energivori e caratterizzato da alti consumi. La produzione di farmaci necessita infatti di temperatura e umidità costantemente controllate, e l'utilizzo di sistemi di condizionamento dei locali per i diversi processi richiedono molta energia, anche elettrica.

Viessmann

Le PMI italiane devono ridurre le emissioni di CO2

Il 60% delle emissioni industriali arriva dalle imprese sotto i 250 dipendenti. La maggior parte non utilizza nemmeno strumenti per conoscere le proprie performance energetiche, come la Diagnosi. Le piccole e medie imprese italiane hanno un ruolo molto importante nella transizione energetica verso la "decarbonizzazione" e senza il loro sforzo non sarà possibile raggiungere gli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni previsti per il 2030. Uno studio realizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile con la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna) ha messo in luce i consumi energetici e le emissioni delle PMI, gli interventi fatti e gli ostacoli al miglioramento. Perché il ruolo delle PMI è così importante per rendere più sostenibile l'economia nazionale? Perché queste aziende costituiscono l'ossatura portante del nostro sistema produttivo ed emettono una grande quantità di CO2 nell'atmosfera. Il loro coinvolgimento, quindi, è una condizione necessaria per favorire la lotta ai cambiamenti climatici tramite l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti pulite. I consumi e le emissioni delle PMI italiane Lo studio della Fondazione per lo sviluppo sostenibile e di Cna ha per oggetto il grande bacino di PMI fino a 250 dipendenti della manifattura (dal tessile alla meccanica, dalla chimica all'alimentare) e delle costruzioni, che impiegano un totale di 4,2 milioni di addetti e producono 661 miliardi di euro di fatturato. In pratica, si tratta dei codici Ateco che afferiscono alla voce "industria" del bilancio energetico nazionale. Secondo i dati presentati dallo Studio e ricavati dall'Istat e da Eurostat, i consumi energetici di queste imprese ammontano (nel 2018) a oltre 16 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, pari a tutto il gas utilizzato per riscaldare le abitazioni italiane. Questi consumi, dal punto di vista delle emissioni, si traducono in oltre 44 milioni di tonnellate di CO2 in un anno, ossia il 60% di tutte le emissioni del settore "industria". In particolare, i settori che più contribuiscono alle emissioni sono quelli più energivori riconducibili alla produzione di materiali da costruzione (19%), alla siderurgia (19%), alla meccanica (16%), seguiti dall'agroalimentare (13%) dove si concentra un grande numero di imprese di questa dimensione. Dal punto di vista delle fonti di energia, le PMI presentano un rilevante tasso di elettrificazione (37%), anche se le fonti fossili (soprattutto gas) restano dominanti nel mix energetico con il 52% del totale. La quota di fonti rinnovabili ad uso finale è ancora trascurabile, mentre significativo è il calore derivato (8%) che le PMI recuperano da altri processi di combustione.

Gli ultimi webinar su Energivori

Andrea Cogliati

Transizione energetica, soluzioni e modelli per l'efficienza

Un modello di business vincente per l'efficienza energetica per l'industria energivora.

Sergio La Mura

Diagnosi energetiche nell'industria farmaceutica

Più ci si avvicina al processo produttivo e più è complesso - specie nell'industria farmaceutica - ottimizzare le apparecchiature di produzione. Impianti altamente energivori possono /potrebbero essere ottimizzate con uno studio congiunto di energetici e processisti.

Altri contenuti su Energivori

Stefano D'Ambrosio

Agevolazione energivori e industria 4.0

La Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia è un'associazione tecnico scientifica che dal 1987 promuove per statuto efficienza energetica e rinnovabili, supportando chi opera nel settore.

Renovis

Produrre vapore con energia recuperata per ottenere un risparmio di gas naturale

RENOVIS è una ESCO (Energy Service Company) certificata UNI CEI 11352, che propone e realizza soluzioni per l’efficienza energetica, destinate prevalentemente all’industria. RENOVIS, per mezzo di una attenta e competente attività di indagine e diagnosi dei consumi energetici, propone e realizza soluzioni innovative, in grado di razionalizzarne e ottimizzare i consumi energetici degli impianti di produzione più energivori, ponendo sempre la massima attenzione al processo produttivo e alla salvaguardia dell’ambiente.

Michele Testa

Trigenerazione applicata nel settore bancario: il caso BNL

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha firmato il 21 Dicembre 2017, il decreto che dal 1°gennaio 2018 consente di ridurre il costo dell’elettricità per le imprese manifatturiere energivore. Il provvedimento infatti prevede un nuova struttura tariffaria degli oneri di sistema, per i clienti energivori ed è necessaria per adeguarsi alle regole europee. La riduzione del costo dell’energia per le imprese energivore, insieme al sostegno all’innovazione attivato con il piano Industria 4.0 costituisce la base per un recupero di competitività del Made in Italye di tutti i settori industriali, per rilanciare la crescita, contrastando il rischio di delocalizzazioni. Chi può ottenere le agevolazioni Struttura Tariffaria Studio di Fattibilità Studio di Fattibilità con Decreto Energivori Certificati Bianchi GME

Michele Testa

Decreto Energivori: come influenza il nostro Business plan?

Si parlerà del nuovo decreto energivori e come questo può influenzare il business plan di un'azienda e quindi la scelta di optare o meno per la cogenerazione.

TONISSI POWER

TONISSI POWER: tonissi Power ha realizzato il suo primo container per cogeneratore Sokratherm

Tonissi Power, ramo della storica azienda Ranieri Tonissi S.p.a. con sede a Genova, da 5 anni a questa parte offre ai propri clienti una vasta gamma di macchine compatte per la cogenerazione ad alto rendimento. Essendo rappresentante di tre importanti case tedesche quali KW Energie, Sokratherm e ETW Energietechnik, oltre che ovviamente MAN, Tonissi Power si è posta ai vertici della cogenerazione in Italia grazie a macchine in grado di soddisfare un range energivoro che va da 7,5 kWe a oltre 4 MWe con le case sopra citate, e fino ai 10 MWe con MAN.

Uniconfort

Le biomasse solide per lavorare il sughero

Lavorare il sughero ‘divora’ l’energia I processi industriali della Molinas sono particolar-mente energivori: la lavorazione del sughero prevede infatti processi come la bollitura, l’essicazione e la sterilizzazione, che richiedono una enorme quantità di acqua calda e vapore e che sono molto costosi se si ricorre ai combustibili fossili. Di qui l’idea di utiliz-zare le biomasse solide, che costano fino alla metà rispetto ai derivati del petrolio e ai gas naturali.

Omnia Energia

L'edificio più sostenibile d'Europa si trova in Calabria

La mente di tutto questo si chiama Vincenzo D’Agostino, Amministratore Delegato di Omnia Energia. Pioniere del risparmio energetico e delle rinnovabili, sua è anche la prima stazione di rifornimento per auto elettriche in Calabria. Ex dirigente Enel, 14 anni fa ha mollato tutto per creare Omnia Energia e sfruttare le opportunità del libero mercato con un obiettivo: «Fornire ai clienti finali soluzioni per la riduzione del costo energetico», racconta. Tutto questo partendo prima dalle grandi industrie energivore, con la creazione di un consorzio che univa i maggiori nomi energivori dall’Abruzzo alla Calabria e poi ampliandosi alle piccole e medie imprese, alla pubblica amministrazione, ed infine, dal 2013, alle abitazioni private.

Uniconfort

Una boccata di ossigeno per le aziende energivore

Sono oltre di 2800 le caldaie Uniconfort al lavoro in tutto il mondo, impianti alimentati a biomasse solide che forniscono energia termica ma anche elettrica portando a forti risparmi sul conto energetico a piccole e grandi aziende, lavanderie industriali, cementifici, caseifici, piscine, ospedali, alberghi, serre, scuderie, imprese agricole e, grazie al teleriscaldamento, anche quartieri o intere città. Ma che permettono importanti abbattimenti dei costi anche in caso di processi produttivi energivori, come l’essiccazione, il mantenimento di alte temperature o la sterilizzazione.

Uniconfort

Cogenerazione verde per piccole/medie imprese

I processi cogenerativi alimentati a biomasse solide permettono di ottenere gli incentivi che vengono riconosciuti a chi produce energia verde. Tutto questo rende l’utilizzo delle biomasse solide nella cogenerazione un vero affare, che si amplifica quando il calore prodotto viene sfruttato per i processi aziendali, come l’essicazione di prodotti, la sterilizzazione o la pastorizzazione di contenitori o alimenti, processi particolarmente energivori.

Francesco Campana

Prospettive future per la cogenerazione alimentata a biomassa solida

• I moduli ORC Turboden possono soddisfare anche utenze termiche vapore • Conversione di utenti termici dal consumo stabile e continuo in utenti cogenerativi • Convenzioni con Pubblica Amministrazione per utilizzo residui da potature da verde pubblico • Normativa Sistemi Efficienti d’Utenza per centrali di cogenerazione a biomassa a servizio di utenti energivori • Trading di energia elettrica

Circuito Eiom