Pompe di Calore + Finanziamenti e Assicurazioni

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Articoli e news su Pompe di Calore + Finanziamenti e Assicurazioni

Toshiba

Toshiba amplia la gamma di pompe di calore aria-acqua ad alta efficienza energetica ESTIA R32. Nuovi modelli e prestazioni al massimo della categoria

Toshiba Air Conditioning ha ampliato la sua innovativa gamma di pompe di calore ESTIA R32 per contribuire a soddisfare la crescente domanda per questa tipologia di prodotti, rispondere agli incentivi governativi per la decarbonizzazione e ridurre la dipendenza dalle soluzioni di riscaldamento convenzionali basate su combustibili fossili come il gas.

Carmen Lavinia

La sfida della decarbonizzazione e il ruolo delle pompe di calore

Il cambiamento climatico in corso che sta portando anche all'incremento del numero di fenomeni atmosferici estremi, ha, di fatto, premuto l'acceleratore sulla necessità di una concreta transizione energetica. In quest'ottica, risulta fondamentale intervenire non solo sulle tecnologie di produzione di energia (attraverso soluzioni caratterizzate da minore impatto ambientale e ridotte emissioni di gas climalteranti), ma anche dal lato della richiesta, includendo, in questo aspetto, il rilevante contributo che il settore delle costruzioni offre.

Marco Bellini

Idrogeno e gas naturale per Caldaie a condensazione

Hoval UltraGas 2 la caldaia pronta per il futuro E' una responsabilità ambientale di tutti, ed in particolare di aziende che operano nel settore energetico, cercare di ridurre e contenere le emissioni di gas climalteranti in atmosfera Con UltraGas ® 2 questo è possibile grazie a Impiego di vettori energetici rinnovabili miscele di gas naturale ed idrogeno, biometano Combinazione con tecnologie rinnovabili per es. pompa di calore Soluzioni efficienti con Smart Control che consentono di avere risparmi a energetici a parità di servizio erogato

Chaffoteaux

Efficienza invisibile in detrazione al 110%. Riscaldamento, raffrescamento e acqua calda da incasso

Efficiente ma invisibile Arianext M Flex In Link è la pompa di calore Chaffoteaux da incasso che assicura elevate prestazioni per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria.

Alessandro Cavalletti

Pompe di calore elioassistiti

Il contesto attuale di incentivi fiscali ed efficientamento energetico degli edifici tende a ridurre drasticamente l'impiego di sorgenti fossili favo rendo la "clean energy transition" tramite un utilizzo a larga scala di energia da fonti rinnovabili, (Direttiva 2009/28/CE). Il passaggio a fonti energetiche meno inquinanti, ma meno disponibili, richiede la riduzione del fabbisogno energetico degli edifici, agendo sia sull'involucro (nZEBs, near Zero Energy Buildings) sia implementando tecnologie di climatizzazione ad alta efficienza e basse emissioni di carbonio come le pompe di calore.

Mouser
Chaffoteaux

Efficienza invisibile in detrazione al 110% Riscaldamento, raffrescamento e acqua calda da incasso

Efficiente ma invisibile Arianext M Flex In Link è la pompa di calore Chaffoteaux da incasso che assicura elevate prestazioni per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria. Una soluzione perfetta per accedere alle detrazioni fiscali del Superbonus 110%, previste dal Decreto Rilancio (Legge 77/2020) e rinnovare l'impianto di riscaldamento in villette e case unifamiliari anche grazie alla possibilità di ottenere lo sconto immediato in fattura, proposto da tutti i professionisti Chaffoteaux

Viessmann

Il riscaldamento green a legna e pellet accende gli incentivi

Una caldaia a legna o pellet di ultima generazione abbatte fino a 8 volte le emissioni nell'aria. Oggi è possibile sfruttare diverse agevolazioni: dal Conto Termico al Bonus Casa, al Superbonus 110%. Quando si abita in una zona dove non è presente la rete del gas metano, per riscaldare la propria casa e produrre acqua calda sanitaria esistono due possibilità: utilizzare caldaie a combustibili fossili immagazzinabili in cisterne e depositi (gasolio, Gpl), oppure utilizzare caldaie a legna o pellet. La seconda strada è senz'altro quella migliore, sia dal punto di vista economico che ambientale. Bisogna però utilizzare impianti di ultima generazione, più efficienti e a basse emissioni, che proprio per questi motivi godono degli incentivi statali come Superbonus 110%, Bonus Casa e Conto Termico, come spieghiamo più avanti. La scelta di un impianto di riscaldamento a legna o pellet può essere valutata anche in un'abitazione dove è presente la rete del gas metano, se si desidera affiancare il sistema di riscaldamento tradizionale con una fonte rinnovabile, ottenendo anche un importante risparmio in bolletta. Ricordiamo che l'installazione di una caldaia a legna o a pellet non è particolarmente invasiva, perché l'impianto può funzionare con i termosifoni esistenti, senza dover fare interventi negli appartamenti (ad esempio, per installare un impianto di riscaldamento a pavimento o a bassa temperatura quasi necessario con le pompe di calore). Biomassa legnosa, una fonte "carbon neutral" La biomassa solida legnosa, in versione pellet o pezzi di legna, è classificata come una fonte rinnovabile perché è disponibile liberamente in natura in grandi quantità. L'apporto di CO2 in atmosfera è considerato "neutro", perché la biomassa legnosa, quando brucia, restituisce all'ambiente la CO2 che ha accumulato durante la propria crescita. Questo fatto non determina alcun impatto sul riscaldamento globale dovuto alle crescenti emissioni di CO2. La biomassa legnosa, però, non è esente da altre emissioni, dovute soprattutto ad apparecchi vetusti e inefficienti. Basti pensare che il 70% degli apparecchi a biomassa installati in Italia, circa 6,3 milioni, ha più di 10 anni! (Fonte AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali). Basterebbe sostituire gli apparecchi inquinanti per ottenere enormi risultati sull'ambiente e gli incentivi esistenti hanno proprio questo scopo. Generatori a biomassa legnosa e classificazione in Stelle Dal punto di vista delle emissioni e del rendimento, la qualità dei generatori di calore a biomassa legnosa viene valutata con una classificazione in Stelle, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 186 del 07/11/2017: maggiore è il numero di Stelle, più basse sono le emissioni e più alto è il rendimento. Le emissioni dei nuovi generatori a biomassa legnosa, con un numero di Stelle pari a 4 o 5, sono fino a 8 volte inferiori rispetto agli impianti di vecchia generazione (per sapere di più sulla classificazione delle caldaie a biomassa legnosa leggi anche "Come scegliere un impianto a biomassa ecosostenibile"). La scelta del numero di Stelle non è un semplice "vezzo" di chi è attento alla sostenibilità: in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, dal 1° gennaio 2020 è vietato installare generatori a biomassa con classe inferiore a 4 stelle. Bisogna sottolineare che anche la qualità del combustibile influisce fortemente sull'efficienza dell'impianto e sulle emis

Viessmann

Superbonus: doppio salto di classe in condominio con sistema ibrido

Quando un condominio è già dotato di cappotto termico, per sfruttare il Superbonus 110% bisogna intervenire sull'impianto di riscaldamento. Un sistema ibrido può essere la soluzione. Per effettuare il doppio salto di classe energetica e accedere quindi al Superbonus 110%, un condominio vecchio e scarsamente isolato deve, in molti casi, prendere in considerazione il cappotto termico, intervento trainante che consente di accedere direttamente all'agevolazione. Cosa succede, invece, quando un condominio è già dotato di cappotto termico, magari perché è di recente costruzione oppure perché riqualificato negli ultimi anni? È possibile sfruttare il Superbonus 110% per migliorare ulteriormente le prestazioni energetiche e abbassare le bollette? La risposta è sì e la fattibilità dell'intervento, tutto sommato, è semplice. Vediamo quale può essere la soluzione migliore. (Per sapere tutto sugli interventi indicati per accedere al Superbonus in condominio leggi la nostra Guida all'efficienza energetica dei condomini). Le condizioni di partenza del condominio Il nostro studio di fattibilità prende in considerazione un "edificio-tipo" in zona climatica E (tutta la Pianura Padana e molte zone appenniniche), composto da 5 piani con 15 unità abitative totali, tre per piano, di 60-80 metri quadri ciascuna. L'impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria è costituito da una caldaia tradizionale che alimenta normali radiatori. È presente una regolazione con sonda climatica esterna di tipo on/off (ossia la caldaia si accende e si spegne in presenza di determinate condizioni di temperatura). Il rendimento medio annuo della caldaia non è ottimale (81,4%) e il fabbisogno di energia primaria non rinnovabile (il parametro considerato nell'Attestato di Prestazione Energetica) si attesta a 140,74 kWh/m2 anno, quindi l'edificio rientra in classe C. Essendo già presente il cappotto termico, l'intervento trainante che consente di accedere al Superbonus 110% deve riguardare gli impianti della centrale termica: si potrebbe scegliere una caldaia a condensazione, una pompa di calore oppure un sistema ibrido. Un'attenta valutazione delle caratteristiche dell'edificio, dei terminali di riscaldamento presenti (i radiatori) e della zona climatica, fa ricadere la scelta su un sistema ibrido, in grado di mantenere elevati livelli di comfort ed efficienza senza doversi preoccupare delle temperature di mandata di cui necessitano i termosifoni esistenti e, in più, di aggiungere un importante apporto di fonti rinnovabili, indispensabile per risalire nella classifica dell'APE. Un sistema ibrido, infatti, abbina una pompa di calore a una caldaia a condensazione che entra in funzione quando strettamente necessario, salvaguardando sempre il massimo apporto possibile di energia da fonti rinnovabili garantito dal funzionamento della pompa di calore. Vitocal 200-A PRO di Viessmann è una soluzione indicata: si tratta di un sistema ibrido certificato composto da una caldaia a condensazione e da una pompa di calore progettate per il funzionamento in abbinamento. La potenza di progetto ipotizzata per i due generatori, con condizioni standard di 7°C, è di 42 kW per la pompa di calore e di 90 kW per la caldaia. Per potere essere ammessi alle agevolazioni fiscali come il Superbonus 110%, infatti, i sistemi ibridi devono includere una pompa di calore con potenza nominale al massimo pari al 50% di quella della caldaia.

Viessmann

Ora i sistemi ibridi si possono installare in qualunque abitazione

La gamma di sistemi ibridi Viessmann, ampliata con i nuovi Hybridcell, comprende soluzioni ecosostenibili per condomini, ville, villette e appartamenti. Con potenze e configurazioni diverse, servono per riscaldamento, raffrescamento e ACS. Il Superbonus ha portato alla ribalta una modalità di riscaldamento di cui si è parlato forse poco in passato, ma che comporta dei vantaggi davvero importanti: i sistemi ibridi, chiamati anche pompe di calore ibride, una soluzione affidabile, efficiente ed ecosostenibile. Questi generatori - una combinazione tra pompa di calore e caldaia a condensazione che funziona in caso di necessità - rientrano infatti tra gli interventi trainanti che accedono direttamente alla detrazione fiscale del 110% (per sapere le condizioni di accesso al Superbonus 110% leggi la nostra Guida). I sistemi ibridi possono essere installati anche sfruttando l'Ecobonus 65% o il Bonus Ristrutturazioni 50% (entrambi disponibili con sconto in fattura), oltre che il Conto termico 2.0. Per accedere ai bonus è necessario che il sistema ibrido sia certificato, ossia "costituito da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione espressamente concepite dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro", come spiega la definizione dell'Enea. Inoltre, coefficiente di prestazione e rendimento termico dei due apparecchi devono rispettare precisi requisiti, mentre il rapporto tra la potenza termica nominale della pompa di calore e quella della caldaia deve essere minore o uguale a 0,5 (in pratica, la potenza della pompa di calore non può superare la metà di quella della caldaia a condensazione). I sistemi ibridi certificati Viessmann rispettano tutti questi requisiti. Ma questo è solo uno dei vantaggi della gamma, che si caratterizza per l'estrema completezza (è l'offerta ibrida certificata più ampia sul mercato), permettendo di fare questa scelta di riscaldamento "intelligente" in qualunque tipo di contesto abitativo, dal condominio alla villetta, fino all'appartamento (per conoscere tutte le caratteristiche dei sistemi ibridi leggi anche "Pompa di calore ibrida: cosa è e quali sono i vantaggi"). Ecco qui qualche informazione che vi permetterà di orientarvi sul modello più indicato per le vostre esigenze. Grazie al recente aggiornamento della gamma, Viessmann oggi offre al mondo residenziale ben 8 differenti sistemi ibridi con caldaie a condensazione fino 35 kW, murali e a basamento a gas o a gasolio, e pompe di calore fino a 16 kW monoblocco o splittate. Esistono poi sistemi ibridi compatti che integrano un serbatoio di accumulo per l'acqua, oltre a soluzioni configurate in "armadi" per l'installazione a incasso. Oltre alle funzioni di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, molti modelli possono servire anche per il raffrescamento estivo. Partiamo con le new entry della gamma disponibili dallo scorso autunno, che prendono la nuova denominazione "Hybridcell" e si declinano nelle versioni SA, MA e MS a seconda della taglia e della tipologia di pompa di calore.

Viessmann

Pompa di calore ibrida: cosa è e quali sono i vantaggi

Risparmio, prestazioni e attenzione all'ambiente. Grazie a una gestione ottimizzata, le migliori pompe di calore ibride scelgono sempre la configurazione di funzionamento più conveniente. Risparmio in bolletta, capacità di fornire il comfort desiderato e sostenibilità sono i tre asset da considerare quando si deve scegliere la migliore soluzione per il riscaldamento della propria casa. Le pompe di calore ibride, o sistemi ibridi, sono in grado di rispondere a tutte queste esigenze. Scopriamo come funzionano e quanto effettivamente possono fare risparmiare sui consumi energetici. Ricordiamo che i sistemi ibridi, così come le pompe di calore e le caldaie a condensazione, sono interventi trainanti che consentono di accedere direttamente al Superbonus (per sapere di più leggi la nostra "Guida al Superbonus 110%").

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Sara Di Clemente

Nuovo polo ospedaliero Maria Teresa di Calcutta di Padova: l’ospedale che respira efficienza energetica‏

Il complesso dei nuovi Ospedali Riuniti Padova Sud sorge al centro di un’ampia area verde a Monselice e presenta un impianto orizzontale con tre corpi fabbrica per un totale di 75.000 m2 di superficie lorda. Gli edifici sono alti non più di tre piani fuori terra più due livelli tecnici. Il profilo ondulato delle coperture ricorda il paesaggio delle colline circostanti e consente al complesso di inserirsi in maniera armonica nel contesto in cui sorge. hall, South Padua United Hospitals, Este - Monselice, Aymeric ZublenaIl tema del risparmio energetico è risultato infatti vitale fin dalle prime fasi della progettazione del nuovo ospedale. L’analisi energetica svolta in fase di progettazione ha portato alla scelta di un sistema di trigenerazone basato su 2 motori da 802 kWe e 1 assorbitore da 900 kWf. I vantaggi connessi all’impiego di un sistema di trigenerazione sono la riduzione dei consumi energetici e delle relative emissioni inquinanti, la defiscalizzazione per l’acquisto del metano e l’ottenimento dei TEE con la loro conseguente valorizzazione economica. Per aumentare ulteriormente l’efficienza energetica della struttura ospedaliera, al sistema di trigenerazione è stato affiancato un campo geotermico, composto da 1300 sonde verticali a ciclo chiuso. Le sonde sono attestate su 3 pompe di calore NECS-WN/B di Climaveneta, poste nelle sottocentrali termofrigorifere e collegate direttamente ai collettori di distribuzione secondaria. Il campo geotermico in inverno produce acqua calda a 45 °C (potenza complessiva 450 kW; COP 4,5), mentre in estate mette a disposizione acqua refrigerata a 7 °C (500 kW; EER 5,0). Oltre al risparmio economico, questa fonte di energia rinnovabile riduce le emissioni inquinanti e costituisce una riserva di potenza termofrigorifera per l’impianto. Gemmo SpA, che ha realizzato tutte le opere impiantistiche del polo ospedaliero di Monselice, ha scelto Climaveneta per la fornitura di sistemi per il trattamento aria. Anche per il trattamento dell’aria si è optato infatti per una soluzione altamente efficiente con l’installazione di 132 unità di trattamento aria WIZARD di Climavenata che raggiungono una portata d’aria totale superiore ai 900.000 m³/h. Tutti i componenti delle unità sono stati progettati e selezionati attentamente per soddisfare i più stringenti requisiti di pulizia e igiene, tipicamente richiesti dalle strutture ospedaliere, garantendo allo stesso tempo massimo comfort in ambiente e bassi livelli di rumorosità. Cristiano Dal Seno, AHU Development Manager di Climaveneta afferma “Le unità trattamento d’aria Climaveneta sono complete di tutti i componenti necessari a garantire filtrazione, umidificazione, recupero del calore e ottimali qualità dell’aria, coerentemente con l’approccio orientato alla sostenibilità dei Nuovi Ospedali riuniti Padova Sud. Garantire il massimo comfort in ogni progetto minimizzando, allo stesso tempo, l’impatto ambientale dell’impianto e dell’intera struttura è anche la mission di Climaveneta,che da 45 anni fa del comfort sostenibile la propria bandiera”. Sempre nell’ottica dell’efficienza energetica presso il polo ospedaliero Madre Teresa di Calcutta sono stati inoltre installate ulteriori 9 pompe di calore Climaveneta per il recupero termodinamico attivo in abbinamento ai recuperatori di calore di tipo statico. Nel dettaglio si tratta di 8 NECS-WN/B di potenze diverse ed un RECS-W/B 2152 tutti forniti da Climaveneta per una potenza termica totale di 2,3 MW. Questo sistema coniuga un elevato standard qualitativo evitando qualsiasi fenomeno di contaminazione tra i flussi dell’aria e si distingue per l’erogazione pressoché costante della potenza, termica e frigorifera, anche al variare della temperatura esterna. Anche l’adozione di canalizzazioni in pannelli prefabbricati in poliuretano permette di conseguire significativi vantaggi, fra cui maggiore abbattimento acustico, e una consistente riduzione delle perdite d’aria e quindi della portata d’aria trattata con una sostanziale riduzione dei consumi energetici. Grazie a tutti questi accorgimenti e ad una progettazione integrata di struttura ed impianti il fabbisogno energetico dell’ospedale risulta complessivamente inferiore del 27% rispetto a un altro ospedale equivalente, comunque a norma. Si tratta di un risultato frutto di una consolidata esperienza e di un approccio che, sotto il profilo metodologico, potrebbe essere favorevolmente replicato in numerose situazioni. Secondo Francesco Ortolani, Direttore Generale di Gemmo SpA: “Siamo molto orgogliosi del lavoro svolto all’Ospedale Madre Teresa di Calcutta dove, grazie anche a partner come Climaveneta, abbiamo realizzato impianti tecnologici che coniugano innovazione alla massima efficienza energetica e affidabilità”. Nel caso specifico del complesso dei nuovi Ospedali Riuniti di Padova Sud, oltre al risparmio energetico, grande importanza è stata data alla sicurezza antisismica. Gli ospedali sono infatti chiamati a svolgere un’importantissima funzione di soccorso alla popolazione in caso di calamità, e devono quindi essere in grado di garantire l’efficace continuazione delle prime operazioni di pronto intervento sanitario. Questo impone di porre una particolare attenzione non solo agli elementi portanti dell’edificio ma anche a quelli impiantistici che devono essere in grado di gestire le emergenze. Anche Climaveneta ha quindi verificato la resistenza sismica delle proprie unità, con l’installazione di particolari piedini antisismici per le pompe di calore, in grado di assorbire le vibrazioni dovute ad un eventuale sisma e sottoponendo le UTA ad un attenta analisi strutturale. Affidabilità, efficienza, silenziosità sono i principali fattori che contraddistinguono da sempre le unità Climaveneta e che sono risultati indispensabili nella realizzazione di una struttura ospedaliera moderna come quella del polo Madre Teresa di Calcutta a Monselice.

Mitsubishi Electric

Ecodan Multi - una soluzione unica per tutti i servizi energetici residenziali

Una soluzione unica per tutti i servizi energetici residenziali. Questa la grande innovazione di Ecodan Multi, la soluzione che Mitsubishi Electric ha messo a punto per rispondere alle diverse esigenze degli edifici moderni. Ecodan Multi consente, infatti, di soddisfare i fabbisogni di riscaldamento ad acqua per alimentare pannelli radianti e radiatori, produzione e stoccaggio di acqua calda sanitaria, riscaldamento e climatizzazione estiva a espansione diretta. Ecodan Multi unisce all’elevata qualità prestazionale, una semplicità unica di realizzazione e utilizzo. Si caratterizza per l’estrema versatilità grazie all’infinita serie di combinazioni e l’elevata estensione delle tubazioni che consente. Le prestazioni di Ecodan Multi sono garantite anche a bassissime temperature dell’aria esterna; ha, infatti, una capacità termica assicurata fino a -20° e permette la produzione di acqua calda sanitaria tutto l’anno, in priorità sugli altri servizi. Prestazioni, efficienza energetica e silenziosità si confermano ai livelli più alti. L’adozione, infatti, di “Branch Box” ha permesso di confinare il normale rumore di flusso del refrigerante. Ecodan Multi consente inoltre di accedere alla tariffa energetica D1 e rientra nell’Ecobonus del 65%, recentemente esteso grazie alla Legge di Stabilità 2016. Ecodan Multi è costituito da un’unità esterna miniVRF collegata tramite una coppia di tubazioni di refrigerante a una o due cassette di distribuzione “Branch Box” da cui si diramano le tubazioni frigorifere verso il modulo idronico tipo Hydrobox o Hydrotank (dotato di 200L di accumulo sanitario) e verso le unità interne a espansione diretta (max.8), le stesse utilizzate per i climatizzatori residenziali, siano esse a parete, a pavimento, canalizzate etc. L’unità esterna, compatta e silenziosa, è disponibile nelle potenze da 12, 14 e 16 kW termici e, grazie all’elevata estensione delle tubazioni, può essere installata ad oltre 50 metri dalle Branch Box e con un dislivello di 40 metri. Il sistema Ecodan Multi può essere interamente gestito da remoto attraverso MelCloud®, il sistema di controllo wi-fi basato su Cloud Computing tramite App. e comandabile da smartphone, tablet e PC.

Alessandro Durante

ANIMA, Assoclima e Assotermica soddisfatte del contributo e del lavoro sul conto termico

Nel corso della Conferenza Stato-Regioni del 20 gennaio è stata approvata la Revisione del Conto Termico, dando finalmente seguito a quanto già previsto dalla legge Sblocca Italia (n.164/2014) in merito ad una semplificazione del meccanismo di incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell'efficienza energetica in impianti di piccole dimensioni. Il nuovo Conto Termico dovrebbe rilanciare questa forma di incentivo, fino ad oggi ampiamente inutilizzato, mettendo a disposizione 900 milioni di euro annui, di cui 700 per privati e imprese e 200 per le PA, le cooperative sociali e le società di patrimonio pubblico. ANIMA, Assoclima e Assotermica hanno lavorato costantemente con le Istituzioni per la pubblicazione ottimale della Revisione e in modo particolare per risolvere la scarsa remunerabilità e la complessità dei processi legati al Conto termico. "ANIMA e le sue Associazioni, impegnate fortemente sul tema dell'Efficienza energetica, sono la vera casa delle migliori tecnologie. - dichiara il Presidente di ANIMA Alberto Caprari - Accogliamo con grande soddisfazione il nuovo Conto Termico, che diviene finalmente una misura senza scadenza e permanente. Non fluttuante pertanto come gli incentivi fiscali. Entrambi sono strumenti complementari e il Conto Termico revisionato è ottimo per compensare l'incertezza delle detrazioni. Si favorisce così una certa stabilità per gli utilizzatori e le industrie delle tecnologie italiane. Riteniamo urgente, pertanto, che una parte dei fondi a disposizione siano investiti anche nella comunicazione agli utenti finali, affinché presto ne possano trarre vantaggio". Alberto Montanini, Presidente Assotermica, afferma che Assotermica plaude al raggiungimento di un’intesa perché finalmente il conto termico può diventare uno strumento di supporto concreto al mercato. L’approvazione della sua revisione, da tempo richiesta da tutta l’industria, riconosce alle nostre tecnologie e al nostro settore un ruolo strategico per le politiche di efficienza e di sviluppo delle rinnovabili nel nostro Paese. Tra le novità più importanti, a cui abbiamo lavorato assiduamente, segnaliamo l'assegnazione dell’incentivo ai pannelli solari termici in ragione della loro producibilità media (e quindi della loro resa) e l’attribuzione dello stesso anche agli apparecchi ibridi con caldaia a condensazione e pompa di calore. In quest’ultimo caso ci auguriamo che possa essere un contributo importante alla crescita di un segmento di mercato verso il quale tutte le nostre imprese pongono grande attenzione. Non da ultimo, segnaliamo la possibilità di ottenere il rilascio dell'importo spettante in un'unica rata per valori del beneficio non superiori ai 5.000 euro, rispetto ai 2 o 5 anni attuali. E’ evidente che ciò dovrebbe rendere ancora più appetibile l’investimento per i soggetti che potranno beneficiare del nuovo incentivo”. Assoclima, attraverso la voce del Presidente Alessandro Riello, dichiara che “questo provvedimento completa il quadro degli incentivi anche a supporto delle tecnologie più efficienti per la climatizzazione invernale degli edifici. Oltre a misure semplificative, che rendono più agevole l’accesso all’incentivo e più rapida la sua erogazione, sono stati introdotti l’ampliamento della tipologia di interventi agevolabili, l’adeguamento del livello di incentivazione e l’aggiornamento dei requisiti tecnici minimi di accesso. Tra le misure di semplificazione il decreto prevede la predisposizione, a cura del GSE, di una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW per i quali sarà possibile usufruire di una procedura semiautomatica per l' accesso agli incentivi. Per quanto riguarda in particolare le pompe di calore, è stata riconosciuta la precedente debolezza dell’incentivo, rispetto al costo di investimento sostenuto, e quindi prevista la revisione dei valori del coefficiente di valorizzazione dell’energia termica prodotta Ci. E’ stato previsto l’innalzamento della soglia di ammissibilità degli impianti dagli attuali 1000 kW a 2000 kW.”

Gabriele Di Prenda

Pompa di calore per acqua sanitaria

Per lo scaldacqua a pompa di calore è necessario garantire delle efficaci forme di supporto alla domanda (detrazioni 55%, conto energia termico, certificati bianchi). Le regolamentazioni edilizie nazionali e locali non devono porre vincoli alla tecnologia (copertura f.e.r. troppo elevate, metodi di calcolo inadeguati, vincoli installativi…). Gli obiettivi regionali sulle f.e.r (Burden Sharing) devono concretizzarsi in iniziative a favore degli scaldacqua a pompa di calore.

Giovanni Bonaduce

Opportunità e vantaggi legati all’applicazione dei sistemi ibridi in ambito residenziale

Introduzione alla nuova gamma di soluzioni ibride che uniscono alla tecnologia di una caldaia a condensazione a gas una pompa di calore aria/acqua monoblocco DC Inverter. Presentazione della gamma di prodotti Arianext che, grazie alle loro dimensioni ultra compatte, sono la soluzione ideale per le abitazioni del futuro. Tutto questo attraverso degli esempi simulati che dimostreranno l’efficienza energetica ed il risparmio economico legato all’impiego di tali soluzioni.

Mouser
Antonio Trevisol

Sistemi a pompa di calore VRF misti aria-aria/aria-acqua in ambito residenziale e commerciale

Presentazione delle Pompe di calore residenziali per il riscaldamento primario, la climatizzazione estiva e la produzione di acqua calda sanitaria ad uso domestico. Introduzione agli impianti VRF a portata variabile di refrigerante per edifici commerciali, per un’elevata efficienza e resa a bassa temperatura. Gamma e specifiche tecniche. Compressore inverter Samsung con sistema ad iniezione di gas. Tecnologia ad iniezione di gas.

Gualtiero Fiorina

Le pompe di calore nel nuovo libretto di impianto

Introduzione al DPR 16 aprile 2013 n. 74 e alla Legge 90/2013. Definizione di Impianto termico. Le principali novità del DPR 74/2013. I Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013. (14A01710) (GU Serie Generale n.55 del 7-3- 2014). Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al decreto del Presidente della DM 10 febbraio 2014. La compilazione del libretto. Le macchine frigorifere. Controllo, manutenzione e verifica dell’efficienza degli impianti termici.

Filippo Busato

Calcolo della quota rinnovabile ai fini della certificazione energetica degli edifici

Prestazioni energetiche degli edifici, il Calcolo dell’energia primaria e dalla quota di energia da fonti rinnovabili. Problema relativo alla determinazione della quota rinnovabile. Decreto Romani: problematiche per le pompe di Calore. Compressione e assorbimento. Servizi energetici – standard di riferimento. Confini del sistema. Fonti di energia e vettori energetici e Fonti rinnovabili. Fabbisogni annuali globali, annuali per servizio, mensili per servizio. Energia consegnata e ripartizione per servizio. Generatori energia termica, Generatori energia elettrica, Bilancio energia elettrica. Quota rinnovabile

Giampiero Colli

Potenzialità e criticità del settore tra Energy Labelling, Conto termico e Tariffe

Presentazione della tecnologia e del mercato delle pompe di calore. Tecnologia matura: - Sono note le potenzialità e la convenienza - Offerta è completa: sul mercato sono presenti soluzioni per ogni applicazione terziario e residenziale - L’impiego è ampiamente regolamentato - Le macchine vanno verso prestazioni certificate Il mercato non è altrettanto maturo. Certificazione ed etichettatura delle prestazioni. Regolamento ErP 811/2013 Criticità e novità dei sistemi di incentivazione: L'ecobonus, il Conto Termico: DM 28/12/2012. Criticità del Conto Termico. Revisione del DM 28/12/202. Le proposte del SC pompe di calore e caldaie La tariffa D1

Walter Pennati

La normativa tecnica di settore

Introduzione alla normativa tecnica di settore relativa alle pompe di calore. - D.Lgs. 81/08 e Art. 81. Requisiti di sicurezza - La Norma Armonizzata riconosciuta dalla Commissione Europea come “armonizzata” ad un certo provvedimento legislativo. - Technical Committee 182 e la EN 378 Sistemi di raffrescamento e pompe di calore – Requisiti di sicurezza e ambientali. - Technical Committee 113 e la EN 14511 che fissa le modalità e le condizioni di prova per le pompe di calore. - Il concetto di SCOP e SEER - Grafico con la potenza della Pompa di Calore Le Norme EN 14511 ed EN 14825 richiamate dai provvedimenti legislativi - sugli sgravi fiscali, - sul conto termico, - sulle tariffe elettriche agevolate, - sui decreti di recepimento della legge 90, edifici/impinti/apparecchiature di climatizzazione. - Norme nazionali per le PdC con pozzi geotermici

Circuito EIOM