RePublic_ZEB è un progetto finanziato dalla Commissione Europea che unisce alcuni Paesi dell’Europa del Sud e Orientale per sviluppare e promuovere strumenti utili a trasformare gli edifici pubblici esistenti in edifici ad energia quasi zero (nZEB). Il progetto, della durata di 32 mesi, ha lo scopo di fornire soluzioni per ridurre i consumi di energia negli edifici pubblici, secondo quanto previsto dall’articolo 9 della Direttiva Europea sulla prestazione energetica degli edifici. Nel giugno 2016 si è tenuto a Lisbona l’incontro finale tra i 12 partner del progetto. I rappresentanti si sono confrontati sugli obiettivi raggiunti e hanno discusso la gestione delle pubblicazioni finali allo scopo di concludere il programma di lavoro con successo.
Lucilla Luppino
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Sul portale europeo “BUILD UP” dedicato all’efficienza energetica degli edifici è stato pubblicato un interessante articolo sull’applicazione in ambito nazionale della definizione di EPBD. L’articolo 9 della EPBD Recast impone agli Stati Membri di garantire che entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano ad energia quasi zero (nZEB) e che i nuovi edifici di proprietà di enti pubblici o da loro occupati rientrino nella classe degli nZEB a partire dal 31 dicembre 2018. Pertanto, gli Stati Membri devono istituire dei piani d’azione nazionali inerenti il sistema di certificazione energetica degli edifici, che spieghino nel dettaglio i requisiti minimi con i rispettivi valori di riferimento e le relative modalità di applicazione previste nell’ambito di ciascun paese, affinché un edificio possa essere classificato come nZEB.
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RePublic_ZEB è un progetto finanziato dalla Commissione Europea che unisce alcuni Paesi dell’Europa del Sud e Orientale per sviluppare e promuovere strumenti utili a trasformare gli edifici pubblici esistenti in edifici ad energia quasi zero (nZEB). Il progetto, della durata di due anni e mezzo, ha lo scopo di fornire soluzioni per ridurre i consumi di energia negli edifici pubblici, secondo quanto previsto dall’articolo 9 della Direttiva Europea sulla prestazione energetica degli edifici. I Paesi partner del progetto sono Bulgaria, Croazia, Macedonia, Grecia, Ungheria, Italia, Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna (Catalogna).
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Sul sito della Commissione Europea è stata pubblicata la notizia che il 15 luglio la Commissione, nell’ambito della strategia dell’Unione dell’energia lanciata nel febbraio 2015, ha presentato un pacchetto di proposte volte a conferire ai consumatori un nuovo ruolo nel mercato dell’energia, ad aggiornare l’etichettatura dell’efficienza energetica, a ridefinire l’assetto del mercato europeo dell’energia elettrica, e a rivedere il sistema UE di scambio di quote di emissione. In particolare, l’idea di una revisione delle norme che disciplinano l’etichettatura dell’efficienza energetica, da condurre all’insegna della coerenza e della continuità e che metta in grado i consumatori di fare scelte migliori e informate per risparmiare soldi ed energia, ha già iniziato a far parlare di sé.
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La Direzione Generale per l’Energia della Commissione Europea ha pubblicato la consultazione sull’attuazione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, con l’obiettivo di interpellare le parti interessate (autorità pubbliche, autorità degli Stati membri, organizzazioni private, associazioni di categoria, PMI, società di consulenza, cittadini, ecc.) sulla revisione della direttiva stessa, consentendo loro di rispondere alle domande che li riguardano direttamente in base alle loro conoscenze, esperienze e/o preoccupazioni e, infine, stabilire se la direttiva ha effettivamente raggiunto i suoi obiettivi.
- Lucilla Luppino
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Sul nuovo sito web “BUILD UP – Energy solutions for better buildings”, progettato dalla Commissione Europea per presentare tutte le attività e le novità relative al settore dell’efficienza energetica degli edifici nell’Unione Europea, è disponibile il rapporto “Building design for Safety and Sustainability” relativo all’anno 2014. Il documento illustra l’importanza che la questione della sostenibilità riveste nel settore edile, derivante dal fatto che l’edilizia ha un forte impatto sull’ambiente, ma, nel contempo, fornisce un prezioso contributo alle prospettive di crescita socio-economiche.
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Il GSE ha appena pubblicato il Rapporto “Energia da fonti rinnovabili in Italia – Anno 2013”, che rappresenta la prima pubblicazione statistica dedicata all’utilizzo energetico delle FER nella loro totalità. Il documento, infatti, integra e sostituisce il tradizionale Rapporto statistico GSE “Impianti a fonti rinnovabili”, relativo al solo settore elettrico, fornendo dati completi e aggiornati anche sugli impieghi di FER nel settore termico (riscaldamento) e in quello dei trasporti (autotrazione), con riferimento all’anno 2013. Le fonti rinnovabili, infatti, ricoprono un ruolo di primo piano nell’ambito del sistema energetico nazionale, trovando impiego diffuso sia per la produzione di energia elettrica (settore Elettrico), sia per la produzione di calore (settore Termico) sia, infine, come biocarburanti per l’autotrazione (settore Trasporti).
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Il 4 marzo a Roma, presso la sede di Confindustria, si è tenuto il convegno “Impiego di combustibili alternativi nell’industria del cemento”, organizzato da AITEC (Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento). La giornata è stata aperta da Daniele Gizzi (AITEC) che ha introdotto una tavola rotonda di approfondimento. L’evento è stato occasione per presentare lo studio “Implicazioni ambientali dell’utilizzo di combustibili alternativi derivati da rifiuti nella produzione di cemento - Emissioni atmosferiche di inquinanti in traccia e caratteristiche ambientali del prodotto finale”, commissionato da AITEC e realizzato, sotto il coordinamento del Dica (Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale) del Politecnico di Milano, dal Consorzio Leap (Laboratorio Energia e Ambiente di Piacenza), centro di ricerca consorziato con il Politecnico.
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L’assenza di una disciplina nazionale uniforme per l’individuazione dei profili e delle competenze necessarie per le professionalità abilitate al rilascio delle certificazioni energetiche degli edifici, unita alla necessità di superare le difficoltà riguardanti il rilascio di un modello unico nazionale di certificazione delle competenze acquisite, ha indotto il MIUR a emanare, in data 28 gennaio 2015, il decreto dipartimentale 52 per la costituzione di un apposito gruppo tecnico di lavoro, formato da esperti del settore istruzione e del settore energetico, tra i quali è stato nominato anche ENEA, nella persona dell’ing. Anna Moreno, in qualità di coordinatore del progetto europeo “BUILD UP Skills BRICKS – Building Refurbishment with Increased Competenze, Knowledge and Skills” (Intelligent Energy Europe – IEE 2013), di cui il CTI è partner.
- Lucilla Luppino
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Sono state pubblicate le “Linee guida per la definizione del Regolamento per l’esecuzione degli accertamenti e delle ispezioni sugli impianti termici degli edifici ai sensi del decreto legislativo 192/05 e ss.mm.ii. e del D.P.R. n. 74/2013”, alla cui stesura hanno collaborato ENEA, Ministero dello Sviluppo Economico e CTI. Il documento, che vuole essere un punto di riferimento per le autorità competenti, chiarisce gli aspetti procedurali vigenti, quali le cadenze delle trasmissioni dei rapporti di efficienza energetica, le cadenze delle ispezioni, le modalità comportamentali, gli obblighi dei responsabili degli impianti termici e degli ispettori e suggerisce alle Regioni un possibile tariffario sia per la trasmissione dei rapporti di controllo di efficienza energetica, che per le ispezioni.
- Lucilla Luppino
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Al momento di andare in stampa è arrivata in CTI una comunicazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a firma del dirigente dott. Fabio Romeo quale responsabile della sezione inquinamento atmosferico presso la Direzione Generale per le valutazioni ambientali. Vista l’importanza della segnalazione, inoltrata dallo stesso Ministero anche alle principali associazioni di categoria interessate, che apre la consultazione su una proposta di revisione dei limiti di emissione per gli impianti a biomassa, si ritiene utile darne evidenza in queste pagine riportandone per esteso il testo e l’allegato.
- Lucilla Luppino
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Ha superato l’Esame della Commissione Europea e ora è entrato in fase di negoziazione il progetto europeo “Building Refurbishment with Increased Competence, Knowledge and Skills – BRICKS” (Intelligent Energy Europe – IEE 2013), proposto da un partenariato interamente italiano di 15 Enti, che opererà sotto il coordinamento di Enea. Il CTI partecipa in veste di soggetto “normatore” con il compito di sviluppare le norme tecniche relative alla qualificazione di vari operatori del settore, prevalentemente installatori.
- Giovanni Murano
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La giornata di presentazione del Rapporto 2013 sullo stato di attuazione della certificazione energetica in Italia - Certificazione energetica: uno sguardo generale - Quali saranno i disposti legislativi di prossima pubblicazione in tema di efficienza e certificazione energetica degli edifici - Il CTI promuove due nuovi progetti europei in tema di nzeb ed efficienza energetica
- Lucilla Luppino
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Un manuale predisposto da Enea sulla qualificazione e certificazione delle figure professionali operanti nel campo della riqualificazione energetica degli edifici. Il documento, nel quale viene dato molto risalto all’attività di normazione in materia di qualificazione delle professioni e in particolare alla norma UNI CEI 11339 sugli esperti in gestione dell’energia elaborata nel GL 203 del CTI, vuole fornire delle linee guida al fine di realizzare l’obiettivo del progetto di riuscire ad avere, entro il 2020, tutti gli operatori del settore edile qualificati secondo i requisiti che i diversi portatori d’interesse individueranno essere essenziali per poter operare correttamente, non solo per costruire edifici ad energia “quasi zero”, ma anche per riqualificare il patrimonio edilizio esistente.
- Lucilla Luppino
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“Green buildings: Laying tomorrow’s foundations today” è il titolo dell’articolo dedicato alla collaborazione tra ISO/TC 205 “Building environment design” e ISO/TC 163 “Thermal performance and energy use in the built environment”. Ai tre Sottocomitati dell’ISO/TC 163 sono da imputare le norme di calcolo, di definizione e di prova sugli elementi da costruzione, che sono essenziali per assicurare l’efficienza energetica di un edificio.
- Lucilla Luppino
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In occasione della conferenza europea “Smart Grid Standardization Achievements” organizzata dalla Commissione Europea (DG Energy) in collaborazione con CEN, CENELEC e ETSI, gli enti di normazione europei (ESOs - European Standards Organisations), che ha avuto luogo il 28 gennaio scorso a Brussels, i tre ESOs hanno presentato i risultati della loro collaborazione nella stesura delle norme sulle reti elettriche di prossima generazione conosciute come “Smart Grids”.